Al termine di una prestazione convincente che ha regalato all'Olbia tre punti d'oro nella lotta per la permanenza in categoria, il tecnico Ze Maria si è presentato in sala stampa con un umore decisamente migliore rispetto alle ultime uscite. La vittoria per 3-1 contro la Cynthialbalonga non è stata solo un risultato numerico, ma la testimonianza di una squadra che ha saputo reagire alle difficoltà e mettere in campo la giusta mentalità.
«Quello di oggi è un risultato di grande valore. Avevamo assolutamente bisogno di una vittoria convincente per dare una scossa all'ambiente e alla nostra classifica», ha esordito l'allenatore brasiliano, sottolineando l'importanza del successo appena conquistato. «La squadra oggi ha giocato una buona partita. In passato avevamo raccolto punti importanti anche in alcune gare in cui la nostra prestazione non era stata all'altezza, ma oggi l'intensità e la qualità del nostro gioco hanno fatto la differenza. Sono particolarmente soddisfatto perché ho visto nei ragazzi la giusta concentrazione e una grande determinazione».
Ze Maria ha poi posto l'accento sullo spirito combattivo mostrato dai suoi giocatori: «Mi è piaciuta molto la grinta e la determinazione che abbiamo messo in campo. In alcune partite precedenti, penso ad esempio alle sfide con il Savoia e con la Cos, ci era mancato qualcosa sotto questo aspetto. Oggi, invece, siamo partiti con il piede giusto fin dal riscaldamento, si percepiva un grande spirito di squadra e siamo stati bravi a trasferirlo sul terreno di gioco. Questa prestazione era fondamentale per avvicinarci all'obiettivo salvezza e per allontanarci da quella zona della classifica che, a mio parere, non rispecchia il valore di questa squadra».
Nonostante la gioia per la vittoria, Ze Maria non ha potuto evitare di toccare un argomento delicato, quello relativo alla situazione degli stipendi: «Non amo particolarmente parlare di queste cose pubblicamente. Però, i ragazzi oggi hanno dimostrato di avere un grande carattere, nonostante tutto. La società è consapevole che non può permettersi di far accadere certe situazioni. Si tratta di un ritardo che, sebbene non sia lunghissimo, non è comunque una cosa che una società seria come la nostra può permettersi di fare, soprattutto in un momento cruciale come questo del campionato».
Il tecnico ha poi chiarito il motivo della mancata conferenza stampa pre-partita: «Abbiamo preso questa decisione di comune accordo con tutti, perché era un momento di forte tensione, soprattutto da parte mia, e non volevo rischiare di dire cose che, in una situazione del genere, avrebbero potuto creare ulteriori problemi. La mia decisione di non tenere la conferenza è stata dettata unicamente da questo».
Un appello accorato è stato rivolto ai tifosi dell'Olbia: «La curva per noi è un elemento fondamentale. La squadra ha un bisogno vitale del sostegno di tutta la tifoseria, di tutta la città. Abbiamo bisogno di questo tipo di supporto, di entusiasmo, di quella voglia di vincere che ci spinge a dare il massimo per uscire da questa situazione difficile, portando in campo quell'amore per la maglia che giustamente ci chiedono e che, credo, stiamo dimostrando di avere oggi. Questa simbiosi tra squadra e tifoseria è cruciale. Siamo tutti sulla stessa barca, la retrocessione dell'Olbia non farebbe bene a nessuno, quindi l'ambiente deve compattarsi e remare unito nella stessa direzione. In questo momento non contano solo i giocatori, ma tutto l'ambiente che ci circonda».
Ze Maria ha poi commentato l'episodio del fallo da rigore concesso alla Cynthialbalonga: «De Grazia è un attaccante, è normale che non abbia le caratteristiche di un difensore, ma al di là di questo, per me è fondamentale che lui fosse lì, a dare il suo contributo. Al di là del gol e dell'assist, ha giocato un'ottima partita, aiutando spesso anche in fase difensiva. È un giocatore che, in questa categoria, se sta bene fisicamente e mentalmente, può fare la differenza».
Guardando al futuro, il tecnico ha ribadito l'importanza di affrontare ogni partita con la massima concentrazione: «Noi giochiamo ogni partita come se fosse una finale. Ci mancano ancora quattro gare da disputare e sappiamo che, raggiungendo un certo numero di punti, potremmo garantirci la salvezza. Tuttavia, la classifica è molto corta: siamo a un solo punto dal nono posto e a quattro dalla zona playout. Dobbiamo rimanere molto attenti, vivere giorno per giorno e cercare di vincere il maggior numero di partite possibile da qui alla fine del campionato».
Infine, una spiegazione sulla sostituzione di Arboleda: «Christian ha subito un colpo duro in occasione del fallo da cui è poi scaturito il gol della Cynthialbalonga. Sentiva molto dolore. È il capitano di questa squadra, un giocatore che non molla mai, ma il dolore era troppo forte e per questo ho preso la decisione di sostituirlo».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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