La sconfitta interna del Siena contro il Trestina ha lasciato un segno profondo nell'ambiente bianconero, con un mister Lamberto Magrini particolarmente amareggiato e senza peli sulla lingua ai microfoni nel post-partita. Le sue dichiarazioni hanno toccato diversi aspetti, dalla delusione per il risultato alla frustrazione per gli errori ripetuti, fino a un velato addio al club.
«Ci hanno fatto quattro gol tra andata e ritorno tutti su palle inattive», ha esordito un Magrini visibilmente contrariato. «Sapevamo che erano pericolosi, il problema è che tocca a noi. Avevamo Bianchi, Cavallari, Giannetti e Biancon, che sono tutti alti, eppure abbiamo preso gol, siamo stati dei polli. Non è stata una bella partita, è stata una battaglia. Ma sotto questo aspetto l’avevamo interpretata bene, ci perdiamo sempre sui soliti errori, come con il Terranuova quando abbiamo preso gol al novantesimo su calcio d’angolo. Dobbiamo essere più svegli e più scaltri, ci lavoro in settimana ma forse non è sufficiente».
L'allenatore ha poi analizzato la prestazione della squadra, riconoscendo le difficoltà legate alle condizioni del terreno di gioco: «Giocare bene qui è difficile, il terreno è bruttissimo. Sotto l’aspetto dei contrasti è stata la migliore partita che abbiamo fatto, non sotto l’aspetto tecnico ovviamente. Passati in vantaggio abbiamo avuto un’altra palla con Masini per ritornarci, ma poi ci sono state le solite dormite su palla inattiva. Il pareggio sarebbe stato giusto, loro non hanno mai tirato in porta, anche se non abbiamo giocato con grande qualità. Purtroppo se si dorme è giusto perdere. C’è da vergognarsi e mi vergogno anche io, perché sono l’allenatore. Venerdì ci siamo esercitati solo sulle palle inattive».
Le ambizioni playoff del Siena subiscono un duro colpo con questa sconfitta, e Magrini non ha nascosto la sua preoccupazione: «Se non vinciamo non possiamo pensare di guardare avanti. Abbiamo fatto due sconfitte e due pareggi nelle ultime quattro. I ragazzi ci mettono l’anima, però ci manca qualcosa, magari è l’allenatore. Vista l’influenza di Di Paola sono stato condizionato, giocando con i giovani in mezzo al campo perdi a livello di gioco».
L'amarezza per il gol subito nel finale è palpabile nelle parole del mister: «Era finita, eravamo nel recupero, ma sapevamo che potevano fare male, Borgo aveva segnato già al San Donato. Però si vede che doveva andare così, è un’annata particolare».
Ma è sul suo futuro che Magrini si è espresso in maniera ancora più netta, lasciando intendere un suo probabile addio: «Onestamente mi sto allontanando, non vedo un futuro per Magrini sulla panchina del Siena. Ma è giusto così, le conferme vanno fatte quando ci sono i risultati. Se manca un terzino e devi fare tutti questi cambi la realtà è questa, qualcosa manca. Non è che mollo, mi girano le scatole, perché tocca vergognarsi. Se andate a vedere il campo è impossibile giocarci, la battaglia l’abbiamo fatta bene, su azione non sono mai stati pericolosi, ma abbiamo dormito sulle palle inattive».
Il pensiero va anche ai tifosi, che nonostante il loro sostegno continuo, vedono la squadra incappare in nuove delusioni: «Dispiace, perché loro sono fantastici, ci hanno aiutato ma ogni domenica continuiamo a dargli una delusione dietro l’altra. I tifosi fanno sacrifici e quando li deludi per l’ennesima volta significa che non abbiamo attributi».
Infine, Magrini ha lanciato un monito riguardo all'atteggiamento di alcuni giocatori: «Ci sono troppi presuntuosi. Lollo l’ho messo da parte perché non mi era piaciuto come si era allenato, ne metterò fuori altri se non mi piace come lavorano».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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