Nonostante il recente avvicendamento sulla panchina, con l'arrivo di mister Liverani, la Ternana incassa un'altra battuta d'arresto, questa volta tra le mura amiche contro il Carpi.
Questa sconfitta, la seconda consecutiva, allontana ulteriormente la squadra rossoverde dalla vetta della classifica, portando il distacco dalla capolista Virtus Entella, ormai lanciatissima verso la promozione diretta in Serie B a tre giornate dalla conclusione del campionato, a un considerevole margine di otto punti.
Al termine della partita, un amareggiato ma lucido Stefano D'Alessandro, presidente della società umbra, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei colleghi di TernanaNews, esternando il proprio pensiero su questo momento delicato e sulle prospettive future del club.
«La tanto attesa scossa dopo il cambio di guida tecnica non si è materializzata sul campo? I numeri, purtroppo, parlano chiaro e non lasciano spazio a molte interpretazioni diverse. Posso però affermare di aver visto una squadra che, nonostante le difficoltà, ha profuso un grande impegno. Eravamo pienamente consapevoli che, in questa fase cruciale della stagione, l'aspetto fondamentale fosse dare il massimo fino all'ultimo secondo. Purtroppo, l'esito finale non ci ha sorriso. Indubbiamente, ci sono diversi episodi sui quali poter esprimere rammarico, ma in questo preciso istante, questo è quanto», ha esordito il numero uno del club.
D'Alessandro ha poi affrontato il tema delle aspettative e della narrazione che ha accompagnato il percorso della squadra fino a questo punto: «Se consideriamo il racconto che è stato fatto nelle ultime settimane, leggendo anche la stampa, sembrerebbe che la nostra squadra abbia costantemente performato al di sopra delle proprie reali potenzialità. Ora, di fronte a questa situazione, si aprono due scenari possibili: o effettivamente abbiamo superato i nostri limiti per gran parte della stagione, oppure, se mi chiedete se adesso la situazione appare complessa, ciò implica che forse non si è preparata adeguatamente l'ambiente e che, in fondo, la squadra avrebbe potuto esprimere un potenziale maggiore.
Eravamo consci che per raggiungere la promozione diretta sarebbe servito un vero e proprio miracolo sportivo. Oggi, siamo partiti subito in salita a Campobasso con un risultato di 0-2. Poco prima della partita, ho avuto un confronto con un gruppo di nostri tifosi. Alla loro domanda, la mia risposta è stata che tutti i giocatori desiderano mettersi in gioco e dare il massimo. Oggi, a livello di atmosfera, sembrava di rivivere il secondo tempo della partita di domenica scorsa. Credo sia il momento di mettere un punto fermo, tutti insieme. Personalmente, tendo sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno. Oggi, però, ammetto che la fatica si fa sentire. Ma è proprio in quest'ottica che il bicchiere rimane mezzo pieno: ci sono ancora i playoff da disputare».
Il presidente ha poi spostato l'attenzione sul ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), definendola una scelta dettata da principi più che da mere convenienze di classifica: «Non ho assolutamente perso la mia determinazione. Ritengo che, se si adotta una linea di condotta basata su principi solidi, questa debba essere portata avanti con coerenza e non modificata in base alle convenienze del momento. In passato, forse, la convenienza avrebbe potuto avere un peso maggiore. Oggi non è così.
Tuttavia, ribadisco quanto ho affermato nei giorni scorsi. Stiamo ancora pagando le conseguenze di questioni relative alla stagione precedente, ormai chiuse. Io ho provveduto a saldare quanto dovuto ancor prima che venisse formalizzato il riferimento. Una proprietà diversa, arrivata successivamente, ha comunque onorato gli impegni. Ho acquistato la società il 25 e il 26, all'ora di pranzo, avevo già completato tutti i pagamenti. Questa è una battaglia che intendo portare avanti con fermezza, anche se ciò dovesse significare arrivare fino al Consiglio di Stato».
Inevitabile un commento sul cambio di allenatore e sull'attesa "scossa" che non si è ancora pienamente manifestata: «La scintilla che avrebbe dovuto infiammare lo stadio non si è ancora accesa, altrimenti staremmo qui a raccontare una storia diversa. Tutti, me compreso, ci aspettavamo qualcosa di più. Il primo tempo della partita è andato via in maniera abbastanza positiva, con il loro portiere protagonista di un paio di interventi decisivi. Adesso, però, abbiamo il tempo necessario per analizzare se quanto fatto finora sia sufficiente per innescare quella scintilla o se ci sia bisogno di altro.
Il mister avrà a disposizione un'intera settimana per esaminare attentamente ogni aspetto, inclusa la condizione atletica dei giocatori, che potrebbe risentire anche dell'arrivo del primo caldo. L'aspetto positivo di tutta questa situazione è che ci mette nelle condizioni di arrivare ai playoff nella migliore forma possibile».
Infine, una riflessione sul presunto "giocattolo" che sembrava funzionare così bene in passato: «Non parlerei di un giocattolo che si è rotto, ma piuttosto di un meccanismo che, con il tempo, si è logorato. Nel corso di questa stagione, ci sono stati diversi momenti in cui questo meccanismo si è inceppato per poi riprendere a funzionare. Non si è rotto né a Lucca, né oggi, e nemmeno nel derby. Se prendiamo in considerazione le ultime tre partite – derby, Lucca e Carpi – sono state proprio queste a farci perdere terreno nella corsa alla promozione diretta. Analizzando le nostre ultime prestazioni, è evidente che c'è stato un calo significativo».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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