Scossoni significativi ai vertici della Fidelis Andria. La società ha ufficializzato le dimissioni irrevocabili del presidente Giuseppe Di Benedetto, del vicepresidente Carlo Di Benedetto e dell'amministratore Michele Montuori. Le rinunce sono state formalizzate tramite PEC in data 28 marzo, aprendo interrogativi sul futuro del club pugliese.

La decisione è stata preceduta, il 24 marzo, da un incontro presso il Comune di Andria tra l'allora presidente Giuseppe Di Benedetto e il sindaco. Durante questo colloquio, Di Benedetto aveva avanzato una proposta di intervento economico mirato esclusivamente all'ottenimento delle "dichiarazioni liberatorie dei contratti economici in essere con i tesserati della società". Secondo quanto dichiarato, tale passaggio era considerato indispensabile per poter procedere all'iscrizione della Fidelis al prossimo campionato.

L'offerta presentata comprendeva anche il contratto di sponsorizzazione con la CAI Industries di Andria, un accordo strettamente legato alla dirigenza uscente. La disponibilità a cedere tale contratto a chiunque fosse interessato a rilevare la società era parte integrante della proposta. Tuttavia, nonostante un appello pubblico, non si è concretizzata alcuna manifestazione di interesse concreta per l'acquisizione del club.

Di fronte a questa situazione di stallo, la presidenza ha optato per la cessione gratuita delle quote societarie. Contestualmente, Michele Montuori è stato designato come nuovo amministratore, assumendo la responsabilità della gestione del club in questa fase di transizione.

In risposta a una sollecitazione del sindaco, è stata inoltre concessa la possibilità di acquisire le quote della Fidelis Andria per la cifra simbolica di un euro. Questa iniziativa è volta a favorire l'ingresso di nuovi soggetti interessati a proseguire l'attività del club, con l'obiettivo primario di salvaguardare i colori e i valori calcistici che la Fidelis rappresenta per la città di Andria.

Il comunicato ufficiale della Fidelis Andria ha voluto fare chiarezza anche in merito alla "questione pullman". Viene spiegato che, all'inizio della stagione, l'allora amministratore unico aveva avviato un dialogo con Massimo Sassi per un possibile riutilizzo di un pullman recante il logo della Fidelis. Tuttavia, tale trattativa non si è concretizzata in un accordo formale. Di conseguenza, il mezzo non è stato né sponsorizzato né utilizzato durante la stagione in corso, rendendo necessaria la ricerca di un altro veicolo per la trasferta in Campania.

Il club ha precisato che, a causa delle tempistiche ristrette e della concomitanza con altre prenotazioni, non è stato possibile reperire altri mezzi di trasporto idonei. Per la trasferta in questione, è stato quindi necessario ricorrere a un'azienda che disponeva di pullman a nove posti, consentendo alla squadra di raggiungere Acerra utilizzando tre veicoli distinti. La dirigenza dimissionaria ha tenuto a sottolineare come l'organizzazione del viaggio sia stata comunque conforme alle normative vigenti.

In conclusione del comunicato, il gruppo dirigente uscente ha voluto ribadire di aver fornito il proprio contributo per l'organizzazione e la logistica, pur non essendo più in carica. L'intento principale della nota, viene specificato, è quello di fare chiarezza sulla situazione attuale, "al fine di smentire le illazioni false e tendenziose messe in giro ad arte da chi mira a screditare e destabilizzare l'ambiente societario".

Sezione: Serie D / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 16:23
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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