Triestina, mister Tesser: «Qui si doveva far la guerra e l'abbiamo fatta»

Dopo una serie di risultati negativi che avevano generato qualche apprensione nell'ambiente, la Triestina ritrova il sorriso e conquista tre punti di fondamentale importanza nella trasferta di Meda contro il Renate. Un successo di misura, ma dal peso specifico enorme per la formazione alabardata, che grazie a questa vittoria sale a quota 36 punti in classifica. 

Questo risultato permette alla Triestina di agganciare la Pro Vercelli (che deve ancora disputare il proprio match contro l'AlbinoLeffe), ma con il vantaggio degli scontri diretti a favore. Soprattutto, la squadra giuliana allunga a +9 il distacco dal Caldiero Terme, attualmente penultimo in graduatoria, consolidando così la propria posizione in chiave salvezza.

Al termine della gara, mister Attilio Tesser si è presentato nella sala stampa con un umore decisamente migliore rispetto alle ultime uscite, analizzando con lucidità la prestazione dei suoi ragazzi e sottolineando l'importanza dell'atteggiamento mostrato in campo.

«Al di là del risultato finale, che ovviamente ci rende felici, l'aspetto che più mi premeva osservare era l'approccio alla partita, e devo dire che sotto questo punto di vista la squadra ha risposto presente. Sapevamo che oggi sarebbe stata una vera e propria battaglia, affrontavamo un avversario in un momento di grande forma, reduce da quattro vittorie consecutive e un pareggio ottenuto nei minuti di recupero. 

Un campo, diciamocelo chiaramente, non in buone condizioni, anzi, direi pessimo, duro come il cemento, a cui si sono aggiunte anche forti raffiche di vento. In un contesto simile, era francamente complicato costruire trame di gioco elaborate con continuità. Nonostante ciò, abbiamo fatto esattamente ciò che dovevamo fare, mettendo in campo carattere e temperamento. E non lo dico certo perché abbiamo vinto, era la reazione che volevo vedere e questa reazione c'è stata. Poi, è arrivato l'episodio fortunato che ci ha permesso di portare a casa la vittoria. E finalmente – e parlo per la mia esperienza qui, che ormai conta diciannove partite – è arrivato il nostro primo gol su calcio da fermo. 

Questa era una lacuna importante, perché a maggior ragione in partite come quella di oggi, la palla inattiva può influenzare anche più del cinquanta per cento dell'esito della gara. Per fortuna, oggi è arrivato questo gol che ci ha regalato tre punti fondamentali, non solo per la classifica, ma anche per il morale, in vista dei prossimi impegni che potremo affrontare con maggiore fiducia», ha dichiarato il tecnico.

Tesser ha poi voluto sottolineare l'apporto fondamentale dei giocatori subentrati nel corso della partita: «Nelle ultime occasioni non ero rimasto pienamente soddisfatto del contributo dei ragazzi entrati dalla panchina, e l'avevo anche fatto notare. Bisogna comunque sempre tenere in considerazione il contesto specifico della partita in quel determinato momento. Stavolta, invece, tutti hanno svolto il proprio compito in maniera impeccabile, e nel finale ci siamo difesi con ordine e determinazione, portando a casa un risultato prezioso.

Questa è la Lega Pro, un campionato difficile dove anche squadre importanti e blasonate hanno perso punti. Noi siamo estremamente contenti di tornare a Trieste con questi tre punti. Ora, come sempre, dobbiamo ragionare partita per partita e concentrarci sul prossimo impegno, che ci vedrà affrontare un Padova che sta lottando per la vittoria del campionato. Ma anche noi ci stiamo giocando qualcosa di molto importante».

Non poteva mancare un elogio per le prestazioni di Ionita: «Posso solo fargli i miei più sinceri complimenti. È un grandissimo professionista, un giocatore che non molla mai, con una mentalità incredibile. Il suo atteggiamento, a partire dalla qualità della sua prestazione, è sempre impeccabile. È un elemento molto apprezzato dai compagni e da tutto lo staff, e questa sua positività la trasmette a tutta la squadra. È un rapporto reciproco, e credo che si sia visto chiaramente anche nella partecipazione di tutti i giocatori al momento del gol. C'è un bel gruppo, forte, sano e unito, e questo ci aiuta enormemente».