La sfida tra Monopoli e Potenza allo stadio Veneziani si è conclusa con un pareggio a reti bianche, frutto di una partita estremamente tattica in cui i lucani hanno mostrato un volto diverso rispetto alle recenti uscite. Non il Potenza spumeggiante e a tratti sbilanciato delle ultime settimane, ma una formazione solida, attenta e disciplinata che ha compiuto un significativo passo avanti nel processo di crescita di questo gruppo composto prevalentemente da giovani elementi.
Al termine dell'incontro, il tecnico De Giorgio ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi, evidenziando con soddisfazione il carattere mostrato dalla squadra: «In fase di non possesso abbiamo fatto un'ottima partita concedendo un paio di tiri al Monopoli», ha esordito l'allenatore. «Eravamo venuti per fare la partita ma il tempo inclemente e il campo in erba, a cui non siamo abituati, abbastanza pesante per la pioggia con la palla che schizzava tanto, ha condizionato lo svolgimento. È stata una partita maschia, sapevamo di incontrare una squadra difficile da fare gol. Usciamo da questo campo con una grande prova di carattere che è quello che cercavamo. Cercavamo la gara senza subire reti, Alastra si è addirittura emozionato, questo punticino deve darci la spinta per essere più forti, ci voleva».
Un'attenzione particolare è stata dedicata alla prestazione del portiere Alastra, finalmente protagonista in positivo dopo un periodo complicato: «Avevamo analizzato con Alastra tutte le situazioni per i gol subiti ma oggi ero sicuro che non avremmo incassato reti quando ha fatto una parata nel primo tempo su Greco. Finalmente l'abbiamo visto fare una parata di Fabrizio e sapevo che se l'avesse fatta non avremmo subito gol», ha spiegato De Giorgio, rivelando un retroscena significativo. «È un ragazzo che ci tiene tanto al Potenza, è uno dei giocatori più attaccati alla maglia, non è stato facile per lui subire per oltre due mesi gol, è stato nervoso durante le settimane ma il calcio è anche questo: tu lavori veramente tanto, non riesci a trovare il problema, nel calcio c'è anche l'episodio».
Il tecnico ha poi voluto sottolineare l'ottima prestazione di Bachini, alla sua prima apparizione stagionale: «Da Bachini mi aspettavo questo tipo di prestazione, l'avrei voluto già utilizzare con l'Avellino ma era un esordio con giocatori importanti, poi ho confermato la linea difensiva che aveva fatto bene. Oggi mi sentivo di poterlo mettere, l'ho affiancato a Riggio sia per questioni di centimetri sia per le palle inattive, situazioni in cui il ragazzo fa molto bene. Bachini è un giocatore forte che volevamo già a giugno, ora si è messo in carreggiata anche atleticamente».
La prestazione collettiva ha infuso fiducia nell'ambiente, come evidenziato dallo stesso allenatore: «Ho visto i ragazzi sereni negli spogliatoi, eravamo tutti concentrati a non subire reti oggi piuttosto che far pesare la parte realizzativa. Anche Caturano era sereno, generalmente quando un attaccante non segna in partita è nervoso, oggi non lo è stato. Una prestazione che mi fa sperare anche per il futuro perché se abbiamo questa concentrazione in futuro possiamo fare bene».
De Giorgio ha poi approfondito gli aspetti tattici dell'incontro: «Oggi è stata una partita tattica, sono partite che fanno bene anche a me perché il lavoro che facciamo ogni settimana e che abbiamo fatto tutto l'anno è uscito fuori. Siamo stati bravi perché siamo restati alti, abbiamo difeso lontano dalla nostra porta, la squadra è stata corta, sulle seconde palle siamo arrivati sempre bene, 2-3 volte siamo anche ripartiti, è stata una grande prova di carattere che questa squadra ha, lo stesso carattere che abbiamo messo ad Avellino. Lo spirito giusto per disputare le ultime tre partite in maniera giusta e completa».
Inevitabile un cenno ai rimpianti per i punti lasciati per strada durante la stagione, soprattutto considerando le recenti prestazioni contro squadre di vertice: «Il rimpianto c'è. Siamo partiti con un progetto giovane. Anche oggi abbiamo fatto giocare tre 2003, è entrato Mazzeo che è un 2005, credo che il percorso è molto bello e importante, credo che si siano messe delle basi molto importanti e dobbiamo stare attenti perché sono certo che a giugno ci saranno richieste per i nostri giocatori e ne arriveranno tante».
«Per un allenatore la cosa più bella è avere il riconoscimento da parte dei ragazzi», ha proseguito il tecnico. «È una squadra che ha carattere e personalità, e paghiamo qualche punto in meno, ripeto vorrei solo i 2 con la Cavese e i 2 con il Giugliano, perché in quelle partite eravamo andati in vantaggio per 2-0 con una facilità disarmante, e con 4 punti in più staremmo parlando di un Potenza stratosferico».
De Giorgio ha poi condiviso una riflessione mai esternata prima: «C'è una cosa che non ho mai detto perché nei momenti difficili sarebbe sembrato un alibi: il fatto di avere una partita in più rispetto agli altri a noi ci ha tolto qualche punto. Chi ha giocato si è trovato con qualche punto in più e noi a un certo punto del campionato ci siamo trovati fuori dalle prime con le squadre che ci seguivano che ci hanno risucchiato punti, un po' di sicurezza ce l'ha tolta perché le partite le devi giocare, abbiamo avuto l'affanno di vincerle le partite».
In conclusione, l'allenatore ha ribadito l'importanza di guardare avanti con fiducia: «Il percorso è giusto, ora dobbiamo guardare avanti e farlo con grande entusiasmo perché già con la Casertana dobbiamo trovare subito i tre punti in casa, ne abbiamo già persi tanti, la partita è importante e dobbiamo partire con l'entusiasmo che ho visto negli spogliatoi a fine partita».
Un'unica nota preoccupante riguarda l'infortunio occorso a Felippe: «Speriamo sia una "botta", la caviglia si è gonfiata, ma dobbiamo aspettare domani o dopodomani, mi auguro che non sia niente di importante, perché per noi Felippe è un giocatore fondamentale, speriamo non ci sia nulla di grave anche se al momento la caviglia si è gonfiata».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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