Il Re delle promozioni: Falchetto punta al poker con l'Unione La Rocca Altavilla

Sei spille d'oro brillano sul petto di Mattia Falchetto: tre Coppe Italia Dilettanti regionali e altrettante promozioni in Serie D. Ora, con l'Unione La Rocca Altavilla e un vantaggio di otto punti sull'Arcella, il centrocampista trentunenne è in corsa per la sua quarta ascesa in Serie D.

Il suo percorso è costellato di successi con diverse squadre: Vigasio, Montecchio Maggiore e Caldiero. Falchetto si è affermato come centrocampista moderno, capace di interpretare più ruoli con la stessa efficacia: un giocatore che taglia e cuce il gioco, imposta con intelligenza e sa adattarsi anche al ruolo di stopper, mantenendo la visione da regista.

La sua formazione calcistica è avvenuta nelle migliori realtà dilettantistiche tra Verona e Vicenza: Legnago, Caldiero, Bassano e Montecchio Maggiore, dove ha condiviso il campo con talenti poi approdati al professionismo come Valente (Padova), Baschirotto (Lecce) e Zanimacchia (Cremonese).

"Ad Altavilla siamo in testa in Eccellenza. Contro di noi chiunque gioca la partita della vita", spiega Falchetto al quotidiano "L'Arena". "Dobbiamo porci l'obiettivo di vincere partita dopo partita finché la matematica non decreta la vincitrice del girone. Beggio è un tecnico che alimenta a dovere la chimica di gruppo".

Tra i ricordi più significativi, la promozione con il Montecchio: "Siamo saliti in D dopo un playoff interminabile. Nonostante i 42 gol di Casarotto, ora all'Entella capolista in C, eravamo un gruppo giovanissimo, non tra i favoriti". Del Caldiero rammenta: "C'erano più calibri di categoria: Zerbato, Guccione, Peotta, Filiciotto, Viviani. Ho un grande ricordo di Cristian Soave".

Fresco è il ricordo della vittoria dell'Eccellenza con il Vigasio: "Abbiamo vinto con il gioco: Damini ci ha trasmesso idee che in Eccellenza sono difficili da vedere. Gli va dato il merito di aver fatto lievitare una squadra che non partiva favorita".

Guardando al futuro, Falchetto non nasconde le sue ambizioni: "Riprovarci in Serie D o giocare per vincere ancora l'Eccellenza? Conta essere protagonisti. Voglio vincere con l'Altavilla. Non nascondo vorrei riprovare la D: quando il Legnago di Bagatti è stato ripescato in C quattro anni fa ero aggregato al gruppo. Se c'è l'occasione vorrei riprovare la categoria, questo è sicuro".