Reggina, mister Trocini: «Vittoria meritata, gruppo straordinario che non molla mai. Espulsione? Stavo parlando con un avversario»

Al termine della combattuta e fondamentale trasferta vinta per 1-2 sul campo del Pompei, il tecnico della Reggina, Bruno Trocini, è intervenuto ai microfoni di Febea per la consueta analisi post-gara. 

Una vittoria dal peso specifico enorme, ottenuta con carattere e determinazione nonostante le numerose difficoltà incontrate durante i novanta minuti. L'allenatore amaranto ha voluto sottolineare la grande forza mentale del suo gruppo, capace di superare episodi controversi e avversità, elogiando lo spirito di sacrificio dei suoi giocatori e chiarendo anche le circostanze che hanno portato alla sua espulsione nel finale di gara.

"Abbiamo affrontato diverse avversità: gol annullati, traverse colpite, tante occasioni create," ha esordito Trocini. "Sarebbe stato davvero troppo non portare a casa la vittoria, soprattutto per l'impegno di questi ragazzi che dimostrano sempre di non mollare mai. Penso al gol annullato a De Felice, che a mio avviso era assolutamente regolare. Diciamo che con le decisioni arbitrali non siamo particolarmente fortunati ultimamente, ma la nostra forza sta nel superare anche queste difficoltà e siamo forti."

Il tecnico ha poi ribadito l'importanza del risultato: "Ripeto, non vincere oggi sarebbe stato profondamente ingiusto. Nel secondo tempo la partita è diventata più spezzettata, forse anche a causa di qualche interruzione di troppo, ma la squadra ha tenuto."

Trocini ha quindi elogiato la dedizione del suo gruppo: "Abbiamo costruito un gruppo che sta lottando con tutte le proprie forze per provare a vincere il campionato. Lo dimostra il fatto che abbiamo giocatori come Cham che scende in campo facendo infiltrazioni, e altri compagni che stringono i denti nonostante vari problemi fisici. Questi ragazzi sono semplicemente straordinari."

Infine, una battuta sulla sua espulsione: "Riguardo al mio allontanamento, voglio chiarire: stavo urlando verso Puntoriere [giocatore del Pompei, ndr], che a mio parere si lasciava cadere troppo facilmente ad ogni contatto. Non stavo assolutamente protestando con l'arbitro, non gli ho rivolto alcuna parola. Nonostante ciò, sono stato espulso."