Il Cittadella si trova in una situazione sempre più delicata in classifica, con un margine di appena un punto di vantaggio sulla zona play out. Con undici partite ancora da disputare, tutte da affrontare come fossero finali, la squadra granata dovrà lottare duramente per mantenere la categoria.
La classifica nella parte bassa della Serie B è estremamente corta: Sampdoria, Mantova e Südtirol inseguono a quota 29 punti, una sola lunghezza dietro al Cittadella, mentre la Salernitana è a 26. Alla pari dei granata si trovano Brescia e Reggiana, con la Carrarese appena uno scalino più in alto della squadra di Dal Canto. Una situazione fluida che può cambiare volto al termine di ogni giornata di campionato.
Lorenzo Carissoni, uno dei protagonisti della squadra, ha espresso il proprio rammarico per l'esito dell'ultima partita contro il Modena: "Siamo dispiaciuti per com'è andata la partita, era una bella occasione visto che eravamo praticamente attaccati in classifica. Secondo me potevamo sicuramente fare meglio. Poi in casa quest'anno stiamo facendo fatica".
Il giocatore ha sottolineato un problema ricorrente: "È un aspetto oggettivo: in casa, soprattutto nei primi tempi, dobbiamo lavorare mentalmente per partire forti e meno timorosi. Ogni partita fatichiamo o andiamo sotto. E in serie B quando passi in svantaggio trovi sempre difficoltà nel recuperare le partite. Bisognerebbe entrare più cattivi in campo".
Sabato il Cittadella affronterà la Juve Stabia in trasferta, un impegno che si preannuncia molto difficile. Carissoni ha analizzato gli avversari: "Non dobbiamo sbagliare l'atteggiamento. La Juve Stabia è una squadra molto quadrata e compatta dove i giocatori si aiutano l'uno con l'altro. Stanno facendo bene e hanno grande entusiasmo. L'allenatore li fa andare molto forte. E poi Castellammare è un campo che mette pressione dall'esterno, dovremo essere bravi a tenere in pugno la partita".
Sul problema del gol, che affligge la squadra, Carissoni ha spiegato: "Dobbiamo dare più supporto ai nostri attaccanti, creare maggiori azioni offensive e metterli nelle condizioni di andare in rete. Magari rischiare di più una volta che ci troviamo sulla trequarti, essere più concreti, incisivi e cattivi".
Carissoni si sta rivelando un giocatore particolarmente duttile, capace di adattarsi a diversi ruoli: difesa a tre, a quattro o laterale di centrocampo. "Per le mie caratteristiche l'ideale è il quinto di centrocampo, l'ho già detto. Però in una stagione ci sono delle situazioni di emergenza, se serve disponibilità in altre posizioni, mi ci metto. Quest'anno, anche da braccetto, ho fatto delle buone partite e per il mio futuro può essere un qualcosa che mi può dare una mano. La duttilità è un'arma che può giovare".
In chiusura, il giocatore ha commentato l'andamento imprevedibile del campionato: "Penso sia il campionato più imprevedibile: all'andata eravamo ultimi e sembravamo schiantati, poi abbiamo fatto tre partite e siamo usciti dai playout. Da qui alla fine mancano undici gare e dobbiamo giocarle tutte senza buttare via occasioni, essere cinici e capire che non c'è margine di errore. A volte in B fai anche la partita perfetta, però non basta: dobbiamo sbagliare meno partite possibili, quasi nessuna, e poi contare i punti che riusciremo a portare a casa".
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