La Vibonese si conferma in difficoltà negli scontri diretti con le prime della classe e ancora una volta incapace di rimontare uno svantaggio. Questi due elementi statistici bastano a riassumere i difetti congeniti di una squadra che non riesce a compiere l'agognato salto di qualità. Come già accaduto nella passata stagione, i rossoblù sono riusciti a vincere un solo big-match, un dato che impone delle riflessioni.

La recente sconfitta contro la Scafatese, la seconda consecutiva, rappresenta l'ennesimo flop nei confronti delle "grandi" del girone. Una maledizione che può essere spiegata attraverso diversi fattori: carenza di personalità, panchina troppo corta, alternative non all'altezza della situazione. Sono queste stesse ragioni che spiegano perché la Vibonese non sia mai riuscita a ribaltare una partita, caratteristica che la rende un caso più unico che raro nel panorama calcistico.

Quella che sta per entrare nel vivo, con la squadra di Facciolo già fuori dai giochi promozione (come accaduto uno e due anni fa), sarà certamente la stagione dei rimpianti. Un girone fa la Vibonese completava una fantastica cavalcata balzando in vetta alla classifica. Era novembre quando la doppia ravvicinata sconfitta contro Acireale e Reggina tarpava le ali alla squadra, ma dava anche segnali importanti che la società non ha saputo cogliere tempestivamente.

Cosa sarebbe successo se si fosse alzata l'asticella operando sul mercato in anticipo? Una domanda senza risposta, ma che insegna una lezione per il futuro: programmare allestendo una squadra all'altezza già in primavera-estate, senza aspettare il tardo autunno o l'inverno.

È questo che in fondo chiedono Meli e Facciolo per rimanere e giocare ad armi pari. Lo invocano a gran voce anche i tifosi. L'auspicio è che Caffo li accontenti e per una volta trasformi la Vibonese nel Trapani o nel Catania di ieri, facendo tornare a sognare una città intera come nel 2018. Il "Razza" tornerebbe a popolarsi e lui diventerebbe il presidente più amato della storia rossoblù.

Sezione: Serie D / Data: Gio 27 febbraio 2025 alle 16:00
Autore: Francesco Vigliotti
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