Dopo dieci vittorie casalinghe consecutive, un pari va più che bene. A maggior ragione contro una squadra tosta, organizzata e in grande condizione come il Mestre. E considerata la situazione di emergenza all'interno di una difesa orfana di ben tre elementi. La Dolomiti Bellunesi regge l'impatto contro una delle formazioni più fisiche del campionato. E ottiene un pareggio utilissimo. Anche in chiave classifica, visto che il primato è saldo e il vantaggio sulla vice capolista Treviso aumenta di una tacca. Ed è ora di sei lunghezze. Una curiosità: all'intervallo, i dolomitici hanno accolto sul rettangolo verde, con tutti gli onori del caso, l'Hockey Club Feltre, fresco trionfatore della Coppa Italia IHL

«Venivamo da una settimana complicata - analizza mister Zanini - e ci stava il fatto di soffrire su qualche palla inattiva. Affrontavamo una delle squadre migliori del campionato e, di conseguenza, giudico questo risultato buonissimo. Thomas Cossalter in difesa? È un ragazzo molto intelligente, certe letture le sa fare e ha limitato un ottimo esterno come Sanat. Un punto che ne vale tre ? No, vale uno. Anche se è pesantissimo per il momento e la prestazione. Il gruppo è unito ed è un piacere da allenare».

Riviviamo il match. Ebbene sì, la malasorte si accanisce sullo stesso reparto: quello difensivo. Perché Perez, Tiozzo e Alcides non sono disponibili. E, di conseguenza, mister Zanini è costretto a varare una linea arretrata inedita, che più inedita non si può: a guidare la truppa, da perno centrale, è Chiesa, affiancato da Parlato, che arretra di qualche metro rispetto alla sua solita posizione. E Cossalter agisce da braccetto di sinistra. 

Fin da subito la gara è dura, spigolosa, intensa, piuttosto tattica. E caratterizzata da parecchi duelli in mediana. Sotto il profilo agonistico, è un match di profondo interesse. Ma con poche occasioni: i dolomitici ci provano con Fagan (tiro alto su assist di Olonisakin) e con un colpo di testa largo di Mazzali. Tuttavia, la vera opportunità capita al Mestre, poco oltre la mezz'ora: su schema da corner, Sanat scodella per Bangal che stacca in maniera imperiosa e incorna, ma Carraro vola e compie un intervento strepitoso. 

Gli arancioneri crescono in maniera progressiva. E, in avvio di ripresa, è Fagan a salvare davanti alla porta sugli sviluppi di un altro tiro dalla bandierina. C'è il rischio di richiudersi troppo nella propria metà campo. E allora Zanini prova ad alzare il baricentro: come? Inserendo due elementi di stampo offensivo: Diallo (per Olonisakin) e De Paoli (per un mediano puro: Fagan). In più, si riaffaccia sul rettangolo verde Mattia Tardivo, grande ex di giornata. A quel punto, la pressione mestrina si attenua. E Marangon tenta di estrarre il coniglio dal cilindro con una volée da zona defilata: fuori. Lo 0-0 da consegnare agli archivi è il risultato più corretto.

Sezione: Serie D / Data: Lun 24 febbraio 2025 alle 07:15
Autore: Anna Laura Giannini
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