Un caso sconvolgente di giustizia privata ha scosso il calcio camerunense, con accuse di rapimento e torture che vedono coinvolto il presidente di un club di prima divisione e il suo portiere.

Secondo quanto riportato da diverse fonti della stampa locale, Valentin Kwain, presidente del Victoria United, avrebbe rapito, tenuto prigioniero e torturato per tre giorni il portiere della sua squadra, Djomeni Éric Parfait. Il motivo di questa azione estrema sarebbe legato a presunte scommesse illecite: Kwain accusa il suo tesserato di aver venduto diverse partite, in particolare scommettendo sul sito 1Xbet.

La vicenda ha preso una piega ancora più inquietante dopo che Kwain aveva inizialmente portato il giocatore davanti alle autorità competenti, le quali non avevano riscontrato elementi sufficienti per procedere contro Parfait. Insoddisfatto dell'esito, il presidente avrebbe quindi fatto rapire il portiere dai suoi uomini nella città di Limbe e attualmente lo terrebbe nascosto in una località sconosciuta.

A denunciare la scomparsa del calciatore sarebbe stata la madre, che recatasi presso gli uffici del club per chiedere informazioni sul figlio, sarebbe stata allontanata in malo modo dallo stesso presidente.

In difesa del giovane portiere è intervenuta l'Unione nazionale dei calciatori del Camerun (Synafoc). Jacques Marcel Itiga Itiga, responsabile della comunicazione del sindacato camerunense, ha espresso pubblicamente la sua solidarietà scrivendo: "Giustizia per Eric Parfait Djomeni! Il giovane portiere del Victoria United rapito, tenuto prigioniero e torturato dal famigerato presidente del suo club, Valentin Kwain. Eric Djomeni Parfait hai tutto il mio sostegno".

Il caso sta sollevando indignazione nell'ambiente calcistico camerunense e mette in luce problematiche legate alla governance sportiva nel paese africano.

Sezione: Attualità / Data: Mer 26 febbraio 2025 alle 16:45
Autore: Anna Laura Giannini
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