L'arrivo di Carmine Parlato sulla panchina del Treviso non ha portato la scossa sperata. Il bilancio delle prime due partite sotto la sua guida è impietoso: due sconfitte, zero gol realizzati e una classifica che si fa sempre più preoccupante, tanto da scatenare per la prima volta in stagione la contestazione da parte della curva.

Al termine della partita di domenica scorsa persa col Cjarlins Muzane, il tecnico ha analizzato la prestazione della squadra, evidenziando come le cose non siano andate secondo le aspettative: "Ero convinto, come avevo detto alla vigilia, della concentrazione dei ragazzi ma neanche a farlo apposta poi è successo l'imponderabile e abbiamo preso gol dopo 7'. Questa cosa non me l'aspettavo. Poi l'impegno è stato massimale e abbiamo provato ad alzare il baricentro. Nel primo tempo siamo stati meno propositivi, poi dopo 5' della ripresa abbiamo creato qualcosa in più pur senza avere nitide palle gol. Adesso sta andando così, ma non si molla niente. Lavoriamo sott'acqua, dobbiamo uscire tutti insieme da questa situazione cercando lo spiraglio per poter ripartire".

Paradossalmente, la scelta tattica di passare alla difesa a tre per garantire maggiore copertura non ha dato i frutti sperati, con la squadra andata subito in svantaggio alla prima occasione concessa. Parlato ha commentato: "Sapevamo della loro pericolosità sulle palle inattive, comprese le rimesse laterali. Abbiamo provato a disporci bene in area ma serviva più attenzione. Ci si ripete sempre di non prendere gol nei primi minuti e poi invece si commette l'errore e si è costretti a fare una partita di rincorsa. Bisogna essere più forti, siamo dei professionisti e quindi testa bassa e consapevolezza che questa squadra può fare molto ma molto di più".

Riguardo alle difficoltà psicologiche della squadra, evidenziate dalla tendenza a subire gol nei primi minuti, l'allenatore ha ammesso: "Dico sempre ai ragazzi che per giocare a calcio serve più coraggio e in questo momento più di qualcuno non riesce a esprimersi al meglio".

A fine partita, Parlato ha radunato i giocatori in cerchio a centrocampo per un confronto: "Sono cose nostre che devono restare nello spogliatoio ma il principio è che non si molla niente. Sappiamo che in questo momento siamo sott'acqua, dobbiamo respirare con le bombole e andare avanti finché non rimetteremo la testa fuori".

Sulla contestazione dei tifosi, il mister ha mostrato comprensione: "Anche se sono arrivato solo da 2 settimane mi sento responsabile verso i ragazzi e la società. È giusto che i tifosi ci critichino perché fin qui avevano visto un gruppo diverso e adesso si chiedono come mai c'è stato questo calo di prestazioni. Da tifoso mi verrebbe lo stesso dubbio. Siamo tutti grandi e vaccinati, dobbiamo lavorare con queste critiche senza abbatterci e andando avanti pensando alla prossima partita".

Sezione: Serie D / Data: Mar 25 febbraio 2025 alle 09:15
Autore: Anna Laura Giannini
vedi letture
Print