Il destino professionale dei giocatori dell'Albenga si trova a un bivio critico, con la giornata di domani che si preannuncia determinante per comprendere se questi atleti potranno continuare la loro attività agonistica nella stagione corrente attraverso il tesseramento presso altri club.

La conferma di questa delicata situazione è giunta direttamente dall'avvocato Edoardo Grosso, rappresentante regionale dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC) per la Liguria, che ha rilasciato importanti dichiarazioni ai microfoni dell'emittente televisiva Telenord.

"L'esclusione dell'Albenga dal campionato, avvenuta in seguito alla seconda rinuncia consecutiva, ha avuto ripercussioni significative principalmente sui calciatori e sull'integrità della competizione," ha spiegato l'avvocato Grosso. La situazione appare particolarmente complessa poiché, nonostante l'AIC fosse già intervenuta nel mese di ottobre facilitando circa venti risoluzioni contrattuali, il vero ostacolo è sorto successivamente.

È importante sottolineare che al momento delle prime risoluzioni, la squadra ligure stava attraversando un periodo di notevole successo sportivo, posizionandosi nelle zone alte della classifica e inanellando una serie di risultati positivi. Tuttavia, il quadro si è drasticamente complicato quando le due rinunce ufficiali della società sono state registrate durante il girone di ritorno del campionato.

Questa tempistica ha fatto scattare un vincolo regolamentare che attualmente impedisce ai calciatori di essere tesserati da altre società nella stagione in corso. Una situazione che rischia di lasciare gli atleti in un limbo professionale per diversi mesi.

"Per consentire ai ragazzi di tornare in campo sarà necessaria una preautorizzazione da parte del Consiglio Federale, che si riunirà domani," ha precisato Grosso, aggiungendo che tale decisione necessiterà successivamente della ratifica da parte dei vari Comitati competenti.

L'avvocato ha inoltre chiarito che l'istanza per sbloccare questa situazione viene sostenuta congiuntamente dall'Associazione Calciatori e dalla Lega Nazionale Dilettanti, in un raro esempio di unità d'intenti tra le due organizzazioni. Nonostante questo fronte comune, Grosso ha mantenuto un atteggiamento prudente riguardo all'esito della richiesta: "Non possiamo avere la certezza che l'istanza trovi accoglimento, sebbene tutti gli attori coinvolti stiano lavorando nella direzione di una soluzione positiva."

La vicenda dell'Albenga mette in luce, ancora una volta, la fragilità del sistema calcistico dilettantistico italiano, dove le difficoltà societarie finiscono spesso per ricadere direttamente sui calciatori, compromettendo non solo la loro stagione sportiva ma potenzialmente anche la loro carriera professionale.

Sezione: Serie D / Data: Mar 25 febbraio 2025 alle 11:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print