L'Ospitaletto ha coronato il suo sogno conquistando la promozione in Serie C, un risultato straordinario che fino a pochi mesi fa sembrava quasi impensabile. Il direttore sportivo Paolo Musso, intervistato da tuttoc.com, ha ripercorso le tappe di questa incredibile cavalcata.

"Il campionato è iniziato come un sogno, pian piano ci abbiamo sempre creduto di più", ha dichiarato Musso. "Lo scorso anno in Eccellenza eravamo favoriti e avevamo l'obbligo di vincere, quest'anno invece eravamo un outsider importante, ma Ospitaletto è una piazza che ama il calcio, la squadra è molto seguita".

Il direttore sportivo non ha nascosto come i pronostici iniziali fossero diversi: "Le favorite a inizio anno erano Desenzano e Pro Palazzolo, erano le due squadre nettamente favorite. Il Desenzano aveva due squadre, ma nel calcio non bastano i nomi. Se fosse così, sarebbe semplice".

Interrogato sui fattori che hanno determinato questo successo, Musso ha sottolineato l'importanza dell'organizzazione societaria: "Ha funzionato tutto: società molto solida, con compiti ben definiti. Nessuno invadente sul campo o altro, abbiamo uno staff tecnico importante e ragazzi splendidi a livello umano".

Alcuni momenti chiave hanno segnato la svolta nella stagione: "Nella gara d'andata con il Chievo abbiamo vinto in 10 per 65 minuti. Partita nella quale siamo andati anche sotto, ma consapevoli del nostro valore. Abbiamo vinto col Desenzano al ritorno ed è stato il segnale finale: lì abbiamo capito che mancava veramente poco. Abbiamo vinto davanti a 1200 persone".

Per descrivere la squadra, il direttore ha utilizzato tre aggettivi significativi: "Sicuramente persone vere, uomini veri, una delle cose più importanti è questa: grandi lavoratori e vincenti. Se la portavano dietro da esperienze passate, nel momento decisivo si sono uniti ancora di più".

In merito alla questione stadio, aspetto fondamentale per la prossima stagione in Serie C, Musso ha spiegato: "Se ne occupa il dg da più di un mese. Il nostro stadio ha delle basi, ci sono degli accorgimenti da fare. Già dalla prima giornata credo giocheremo lì".

Guardando al futuro nella terza serie nazionale, il dirigente bresciano ha mantenuto i piedi per terra: "Sofferenza e salvezza, poi se arriverà qualcosa di meglio saremo contenti. Siamo consapevoli che saremo una squadra che dovrà portare a casa la pelle. Dobbiamo viverla con euforia, entusiasmo e felicità".

L'Ospitaletto si prepara così ad affrontare una nuova entusiasmante avventura nel calcio professionistico, con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con l'entusiasmo di chi ha già superato ogni aspettativa.

Sezione: Serie D / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 17:00
Autore: Nicolas Lopez
vedi letture
Print