L'Arezzo guarda con ambizione al futuro e consolida le fondamenta del proprio progetto tecnico, assicurandosi due figure centrali per il lungo periodo. Il club toscano ha infatti annunciato con evidente soddisfazione il prolungamento contrattuale di Nello Cutolo e Cristian Bucchi, entrambi ora legati all'Arezzo fino al 2028, in una mossa che sottolinea la chiara volontà di garantire continuità e stabilità alla pianificazione sportiva.

Cutolo: da bandiera in campo a architetto della squadra

Per Nello Cutolo si tratta di un ulteriore rafforzamento del legame con i colori amaranto. L'attuale direttore sportivo, già vincolato da un accordo fino al 2027, ha scelto di estendere la propria permanenza per un'altra stagione, rafforzando il suo ruolo centrale nell'organigramma del club. La sua storia con l'Arezzo rappresenta un percorso virtuoso di continuità: dopo aver lasciato un'impronta significativa come calciatore, indossando con orgoglio e dedizione la maglia amaranto sul terreno di gioco, Cutolo ha saputo reinventarsi con successo in veste dirigenziale.

Nel suo attuale incarico di direttore sportivo, l'ex giocatore sta dimostrando le stesse qualità che lo avevano contraddistinto durante la carriera agonistica: impegno, professionalità e una profonda conoscenza dell'ambiente. La sua figura rappresenta un elemento di raccordo fondamentale tra il passato glorioso e le ambizioni future della società toscana.

Bucchi: progetto tecnico di lungo respiro

Parallelamente, anche il timoniere della panchina amaranto, Cristian Bucchi, ha siglato il prolungamento dell'accordo fino al 2028. Una decisione significativa che testimonia la fiducia reciproca tra l'allenatore e la dirigenza, oltre alla volontà condivisa di sviluppare un progetto sportivo di ampio respiro. Il rinnovo di Bucchi rappresenta un chiaro segnale della soddisfazione del club per il lavoro svolto dal tecnico e della volontà di proseguire lungo il percorso tracciato.

Sezione: Serie C / Data: Mar 29 aprile 2025 alle 20:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio
vedi letture
Print