Il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti, ha tracciato un bilancio approfondito delle operazioni condotte durante la sessione invernale di calciomercato, caratterizzata da significativi cambiamenti nella rosa granata.

La notizia più rilevante riguarda la separazione dal capitano Simone Branca, avvenuta in un clima di massimo rispetto reciproco. «Branca ha dato tanto al Cittadella e ha ricevuto altrettanto. Con lui c'è sempre stato un rapporto di grande correttezza e stima. Quando si hanno vedute diverse, è giusto fare scelte differenti», ha spiegato Marchetti, sottolineando come il legame umano vada oltre l'aspetto professionale: «L'amicizia resta, e le porte del Cittadella per lui saranno sempre aperte».

Sul fronte degli arrivi, spicca il ritorno di Davide Diaw, operazione che nasconde un interessante retroscena. «Diaw aveva voglia di Cittadella. Era in dirittura d'arrivo con un'altra squadra, ma quando l'ho chiamato ha voluto fortemente il Cittadella», ha rivelato il dirigente, evidenziando come nel calcio esistano ancora le componenti emotive oltre a quelle economiche.

Per quanto riguarda il reparto difensivo, Marchetti ha voluto chiarire la situazione: «Oltre a Capradossi preso a novembre, ho comprato anche Matino. Pavan tornerà presto, con Salvi, Carissoni e gli altri, credo la difesa sia il reparto con più abbondanza». Il dirigente ha anche precisato che gli infortuni sono variabili imprevedibili che possono condizionare le scelte.

A centrocampo, l'acquisto di Palmieri dalla Carrarese rappresenta una mossa strategica: «È una mezz'ala che può disimpegnarsi anche davanti alla difesa. Come ruolo sono simili a Branca, poi ognuno ha le sue caratteristiche», ha spiegato il direttore generale, precisando che la trattativa era stata impostata con largo anticipo rispetto alla chiusura del mercato.

Marchetti ha anche dedicato parole di apprezzamento per Claudio Cassano, trasferitosi in MLS: «È un ragazzo che ha lasciato un ricordo molto positivo. È un professionista esemplare. Il passaggio al 3-5-2 lo ha penalizzato, perché non ha il passo per fare la mezz'ala e da seconda punta ha sofferto».

Guardando al futuro immediato, il dirigente ha preferito non commentare la prossima sfida contro il Pisa, ricordando un precedente deferimento per le sue dichiarazioni, ma ha espresso fiducia per il finale di stagione: «Adesso ci attendono 14 partite devastanti, ma credo abbiamo le potenzialità per venirne fuori bene. Ce la possiamo giocare contro chiunque, ma tutto dipende dal nostro atteggiamento e da quanto saremo in grado di soffrire».

Sezione: Serie B / Data: Mer 05 febbraio 2025 alle 10:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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