NotiziarioCalcio.com è lieto di presentare “1 LEX 2”, la nuova rubrica mensile di approfondimento giuridico, curata dall’avvocato Antonio Carmine Zoccali, esperto di diritto sportivo e consulente legale di società calcistiche.

Ogni mese, sui nostri canali, verranno proposti dei contributi di taglio giuridico sui temi più caldi e dibattuti del panorama calcistico nazionale e internazionale, particolarmente utili per gli operatori del settore. Un’opportunità in più che offriamo da oggi ai nostri affezionati lettori, grazie alla preziosa collaborazione avviata con l’avvocato Zoccali, tra i massimi esperti nazionali in materia, cui rinnoviamo il nostro personale ringraziamento.

Dunque, partiamo oggi analizzando il c.d. Safeguarding, un argomento di notevole attualità, che interessa tutte le realtà sportive italiane. Buona lettura.

Un ambiente sicuro, protetto e inclusivo, all’interno delle organizzazioni sportive italiane, sia professionistiche sia dilettantistiche. È questo il fine ultimo cui tende, tra gli altri, la recente Riforma dello Sport, introdotta con l’art. 16 del D.Lgs. 39/2021 (noto come “Decreto dello Sport”), che ha segnato un autentico punto di svolta nella lotta contro ogni forma di abuso, violenza e discriminazione in ambito sportivo.

Il legislatore ha imposto a tutti i sodalizi sportivi di adeguarsi alle c.d. politiche di Safeguarding (termine inglese, la cui traduzione italiana è «tutela, protezione, salvaguardia»), adottando delle misure volte alla prevenzione e al contrasto di ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati nonché destinate a garantire l’integrità fisica e morale degli sportivi.

Accanto all’adozione di un Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e di un Codice di condotta (a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale), è stata prevista la figura di un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, da nominare obbligatoriamente entro il prossimo 31 dicembre 2024 (termine inizialmente previsto per il 1° luglio 2024 e prorogato con delibera presidenziale n. 159/89 del 28.06.2024).

Dunque, ogni ASD o SSD, tuttora inadempiente, avrà ancora pochi giorni di tempo per individuare e nominare un soggetto (preferibilmente estraneo al sodalizio, al fine di garantirne la terzietà) che goda di autonomia e indipendenza di azione, che sia competente in materia, che lavori già al fianco di giovani o di persone vulnerabili, e che soprattutto presenti elevati standard di onestà e rettitudine morale.

Una volta individuato, bisognerà provvedere ai seguenti adempimenti: (i) apposita delibera di nomina da parte del Consiglio Direttivo o del C.d.A. del sodalizio, (ii) comunicazione all’Ente sportivo affiliante, (iii) pubblicazione della delibera sul sito o sulla pagina social di riferimento del sodalizio e sua affissione sulla bacheca sociale.

Una volta nominato, il Responsabile Safeguarding dovrà costantemente (a) vigilare sulla corretta applicazione del Modello organizzativo adottato, (b) rendersi disponibile per ricevere ogni tipo di segnalazione da parte dei tesserati, delle famiglie o dei soggetti interessati (provvedendo a una adeguata e preliminare attività informativa), (c) svolgere le necessarie indagini interne per verificare la fondatezza o meno del fatto oggetto della segnalazione, (d) intrattenere i rapporti con il Responsabile Federale, (e) occuparsi della relativa formazione per i tesserati, aggiornandosi costantemente.

Un ruolo, quindi, di notevole responsabilità all’interno della compagine sociale, che richiede una particolare professionalità ma che non è solo un obbligo normativo, non va inteso come un mero adempimento formale. La sua preziosa azione, infatti, rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per ogni ente sportivo, non solo garantendo il massimo rispetto delle regole interne ma consentendo anche una gestione generale più virtuosa, a tutela dell’integrità dell’ambiente sportivo, con conseguenti ricadute positive all’esterno, migliorando indiscutibilmente l’immagine dell’ente stesso.

Per qualsiasi segnalazione, dubbio o chiarimento in merito a quanto proposto, o per formulare nuove domande, potrete contattare direttamente l’Avvocato al seguente indirizzo: antoniocarmine@zoccalilex.com o al seguente numero: +39 3934411766.

Sezione: In Copertina / Data: Gio 12 dicembre 2024 alle 00:00
Autore: Antonio Carmine Zoccali
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