Dieci minuti di CFU Club Championship, i preliminari caraibici della Champions del Nord e Centro America: tanto è durata l’avventura di Niko Di Sanza nel calcio della Repubblica Dominicana. «È un posto troppo pericoloso per viverci, non lo consiglio a nessuno». Di Sanza, 26 anni, trequartista lucano, ha firmato a gennaio per l’Atlantico di Puerto Plata, arrivato 2° nell’ultimo campionato e che ha partecipato al torneo che qualifica alla fase a gironi della Concacaf Champions. «Sono stato contattato da un dirigente che mi aveva visto a Toronto, dove gioco dal 2012», spiega a ET. «Sono partito a inizio gennaio. Mi sono trovato bene il primo mese e mezzo». Poi, il giorno dopo il pagamento dello stipendio, poco prima dell’inizio del suo girone di Champions (a fine febbraio sull’isola di Trinidad), gli hanno svaligiato la casa. «Mi avevano rubato tutto: i soldi, gli occhiali da sole, gli orecchini d’argento. Lì da solo non puoi vivere, a meno di trovarti in un villaggio turistico. Non potevo neanche girare per strada da solo, dovevo essere sempre accompagnato. Così ho deciso di giocare il torneo e andarmene subito dopo». L’Atlantico è finito 3° nel girone da 4 e non si è qualificato. Di Sanza ha giocato 10 minuti nel finale del match contro l’Inter Moengotapoe, del Suriname. Niko è stato il secondo italiano a giocare nella Repubblica Dominicana. Lo ha preceduto il difensore messinese Antonio Stelitano, che nel 2014 è stato al Moca, città di 180.000 abitanti nel nord del Paese, in prestito dal Parma e oggi gioca nel Balotesti, serie B romena. Fra Cuba e Trinidad «Lo contattai, anche lui mi consigliò di non uscire da solo di notte, perché pericoloso». Così Di Sanza è tornato nella sua Policoro (provincia di Matera), ma ad aprile ripartirà per Toronto, dove tornerà a giocare per gli York Region Shooters nella Canadian Soccer League, lega regionale semipro non riconosciuta dalla Fifa. Di Sanza e Stelitano non sono stati i soli calciatori italiani ai Caraibi. A loro si aggiungono l’attaccante pugliese Mirko Delia (nel 2013 con i W Connection di Trinidad: pure lui disputò i preliminari di Champions e poi tornò a casa) e il difensore fiorentino Pietro Resta (nel 2014 al Ciudad de La Habana, Cuba). E Cristian Arrieta, l’italoamericano che partecipò al reality Campioni: dal 2007 al 2009 giocò con i Puerto Rico Islanders, fu naturalizzato e vestì anche la maglia della nazionale portoricana.

 

Sezione: Serie D / Data: Mer 23 marzo 2016 alle 09:30 / Fonte: gazzetta dello sport
Autore: Massimo Poerio
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