Provvedimenti severi sono stati adottati nei confronti di due tifosi dell'Avellino che si sono resi protagonisti di comportamenti violenti al termine della partita disputata allo stadio "Viviani" lo scorso 10 novembre 2024.
Il Questore della Provincia di Potenza ha infatti emesso due divieti di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO) a seguito degli incidenti verificatisi tra le opposte tifoserie dopo la conclusione dell'incontro valido per il campionato di Serie C 2024/2025.
L'attività investigativa, condotta meticolosamente dagli operatori della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali (D.I.G.O.S.) in collaborazione con la Polizia Scientifica della Questura lucana, ha permesso di individuare con precisione i responsabili grazie all'analisi approfondita delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza posizionate nelle aree esterne all'impianto sportivo.
Le condotte sanzionate e la durata dei provvedimenti
I due supporter irpini sono stati identificati mentre commettevano atti potenzialmente pericolosi per l'incolumità pubblica. Le registrazioni video hanno documentato comportamenti inequivocabili: un primo tifoso è stato ripreso mentre lanciava un petardo all'interno del piazzale dell'Università di Basilicata, area dove erano presenti diverse persone, creando una situazione di concreto pericolo.
Il secondo sostenitore dell'Avellino è stato invece filmato mentre impugnava un tubo di plastica, utilizzandolo come arma impropria, pronto ad usarlo come bastone durante gli scontri post-partita.
Le sanzioni comminate dal Questore sono state proporzionate alla gravità delle condotte: al primo tifoso è stato imposto un DASPO della durata di 18 mesi, mentre per il secondo il provvedimento avrà validità di un anno.
La portata dei divieti imposti
I provvedimenti adottati sono particolarmente ampi e incisivi. Ai due supporter avellinesi è stato infatti inibito l'accesso a tutti gli impianti sportivi presenti sul territorio nazionale durante lo svolgimento di un'ampia gamma di eventi calcistici: dagli incontri delle rappresentative Nazionali alle partite dei campionati di Serie A, B e C, includendo anche i campionati Dilettanti e Regionali.
Il divieto si estende inoltre alle competizioni ufficiali organizzate dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, dalla Lega Dilettanti e dai Comitati Regionali, nonché agli incontri di club nazionali impegnati nelle coppe europee (Champions League, Europa League e Conference League).
La misura interdittiva contempla anche il divieto di accesso ai luoghi interessati alla sosta, al transito e al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle suddette competizioni, ampliando così notevolmente la portata del provvedimento restrittivo.
Un segnale forte contro la violenza negli stadi
Questi provvedimenti si inseriscono nel quadro delle iniziative intraprese dalle autorità per contrastare il fenomeno della violenza in occasione delle manifestazioni sportive. L'obiettivo è quello di garantire che gli eventi calcistici possano svolgersi in un clima di sicurezza e serenità, permettendo a tutti i tifosi di vivere lo spettacolo sportivo senza timori.
La tempestività con cui sono stati identificati i responsabili e la severità delle misure adottate rappresentano un chiaro segnale della determinazione delle forze dell'ordine nel perseguire e sanzionare comportamenti che mettono a rischio l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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