La recente e tumultuosa separazione tra la Vigor Senigallia e l'investitore americano Robert Lewis ha scosso l'ambiente calcistico locale e non solo, con echi che sono giunti fino alle pagine sportive di testate nazionali come quelle di Cesena, dove Lewis aveva precedentemente ricoperto un ruolo dirigenziale.
L'amministratore delegato del club biancorosso, Luca Meggiorin, ha rotto il silenzio durante la trasmissione televisiva LuneDiretta, in onda su Tv Centro Marche, affrontando con trasparenza le domande del conduttore Fabio Girolimetti e dei telespettatori riguardo a questa vicenda che ha tenuto banco nelle ultime settimane.
Meggiorin, ospite fisso della trasmissione insieme a Guido Montanari del Corriere Adriatico, non ha esitato a ripercorrere le tappe che hanno portato alla fine della collaborazione con l'avvocato statunitense.
«Avevamo l'obiettivo di rafforzare la Vigor – ha esordito l'ad – e in Lewis avevamo individuato un profilo con conoscenze nel mondo del calcio che manifestava l'intenzione di entrare nel panorama dilettantistico. Riconosciamo apertamente di aver commesso un errore nell'averlo scelto come partner. Questa esperienza ci servirà da monito per il futuro, ma è innegabile che per competere in questo campionato sono necessarie risorse economiche significative. Desidero ribadire la nostra profonda gratitudine nei confronti dei nostri attuali sponsor, il cui sostegno è fondamentale».
La parentesi con Robert Lewis, dunque, si è conclusa con un nulla di fatto. «Ci abbiamo provato con convinzione – ha spiegato Meggiorin – ma le condizioni per proseguire insieme non sussistevano più. Nonostante ciò, la nostra determinazione nel cercare ulteriori forme di supporto per rendere la Vigor sempre più competitiva rimane intatta. Anzi, questa esperienza negativa ci spingerà a valutare con ancora maggiore attenzione eventuali nuovi ingressi nella nostra compagine societaria».
Incalzato sulle ragioni che hanno portato alla rottura, l'amministratore delegato ha fornito ulteriori dettagli: «Inizialmente c'era una condivisione di idee e progetti, ma col tempo sono emerse divergenze su alcuni aspetti, inclusi i metodi operativi, e di conseguenza il legame si è progressivamente indebolito. Fortunatamente, lo statuto che avevamo predisposto prevedeva una clausola che ci ha permesso di risolvere l'accordo, con le quote di Lewis (pari al 55%) che sono state riassegnate alla precedente gestione».
Un tema caldo sollevato durante la trasmissione ha riguardato il possibile allontanamento di alcuni sponsor storici, con insistenti voci che vedrebbero Giulio Benni (e non solo) avvicinarsi al Trecastelli. Su questo fronte, Meggiorin non ha nascosto le proprie preoccupazioni, ma ha anche espresso ottimismo: «King Sport è un partner storico per noi e confido che continuerà a sostenerci.
È chiaro che la presenza di Lewis avrebbe potuto rappresentare un rischio di allontanamento per alcuni dei nostri sponsor più fedeli, e abbiamo voluto scongiurare anche questa eventualità. Tuttavia, se vogliamo crescere, non possiamo mai smettere di cercare nuove risorse, anche al di fuori dei confini cittadini. Basti pensare che una stagione sportiva, dalle giovanili alla prima squadra, ha un costo di circa un milione di euro. Per fare calcio a un certo livello servono investimenti, perché tutti, giustamente, ambiscono alla vittoria. Questo è lo sport, e noi non abbiamo rinunciato al sogno di raggiungere i nostri obiettivi».
L'ad ha poi voluto sottolineare l'importanza del sostegno attuale: «Siamo fortunati ad avere numerosi sponsor che ci danno una mano preziosa. Apprezziamo enormemente il loro contributo e li ringraziamo di cuore. Ognuno offre ciò che può o si sente di dare. Da parte nostra, continueremo la nostra ricerca di nuove risorse, facendo tesoro di quanto abbiamo appreso da questa recente esperienza».
Guardando al futuro della squadra, Meggiorin ha ricordato che la priorità attuale è la salvezza (con l'assenza di Beu nella prossima partita a Notaresco a causa di una squalifica di quattro giornate), ma ha anche fornito qualche indicazione sul prossimo allenatore: «Per quanto riguarda la guida tecnica, sarà il direttore sportivo Roberto Moroni a presentare una lista di profili con cui confrontarci, come avviene ogni anno. Se Clementi sarà tra questi? È un'ipotesi da non scartare. Antonioli? La sua riconferma non è da escludere a priori, ci ha convinto per come si è integrato nell'ambiente. Fucili? Sicuramente lo stimiamo, ma è ancora prematuro fare nomi».
Così come è prematuro parlare di nuovi acquisti, anche se per un talento come il diciassettenne Kone il futuro sembra essere lontano da Senigallia: «Ogni domenica ci sono osservatori di diverse squadre a visionarlo – ha confermato Meggiorin – e non è seguito solo dalla Fiorentina, con cui ha disputato il torneo di Viareggio. Ma al momento è un giocatore della Vigor, con cui ha un contratto triennale».
Infine, Meggiorin ha voluto raccogliere un messaggio giunto da un tifoso durante la trasmissione, che esprimeva una preferenza per una Vigor sostenuta da cento imprenditori locali rispetto a una gestione affidata a un investitore straniero:
«Comprendo il sentimento dei nostri tifosi – ha concluso l'amministratore delegato – ed è indubbio che questo sia il momento cruciale per dimostrare un sostegno concreto da parte di chi magari finora ha contribuito in misura minore o non ha contribuito affatto. Criticare l'operazione Lewis a posteriori è facile e, alla luce degli eventi, comprensibile. Tuttavia, per raggiungere quel milione di euro, o cifre anche superiori se si vuole competere con chi attualmente festeggia la promozione in Serie C, è necessario un impegno tangibile da parte di tutti».
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