Moreno Longo, tecnico del Bari, ha analizzato la sconfitta casalinga contro la Juve Stabia, evidenziando le difficoltà incontrate dalla sua squadra e le prospettive future.

"Il match è stato caratterizzato principalmente dai duelli individuali", ha esordito l'allenatore, "e la Juve Stabia, squadra dal grande impatto fisico, ne è uscita spesso vincitrice. Dovevamo trovare nuovi equilibri senza elementi chiave della squadra, con un centrocampo che ha avuto pochissimo tempo per lavorare insieme. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi sul piano dell'impegno, nonostante i duelli persi. Il secondo gol subito ha pesato notevolmente sulla partita. Maggiore, non essendo ancora abituato ai nostri meccanismi, ha commesso un errore comprensibile sul primo gol. L'episodio avrebbe potuto girare a nostro favore, ma purtroppo non è andata così."

Sulla gestione tattica del match, Longo ha spiegato: "L'approccio degli ultimi venti minuti non era replicabile dall'inizio, è stato possibile solo quando i ritmi si sono abbassati, creando una situazione più congeniale alle nostre caratteristiche. Ogni partita ha una sua storia. Giocatori come Maiello, Maggiore e Vicari hanno dato il massimo, ma hanno caratteristiche diverse: non si può pretendere che un palleggiatore come Pirlo giochi come Gattuso. Bellomo ha fatto bene entrando dalla panchina, ma forse avrebbe faticato se avesse giocato dall'inizio."

"La scelta delle due punte", ha continuato il tecnico, "era funzionale ad affrontare una squadra molto fisica. Non c'era spazio per il fraseggio, dovevamo concentrarci sulle seconde palle. Paradossalmente, abbiamo dovuto snaturare il nostro gioco abituale, non era il tipo di partita adatta alle nostre caratteristiche."

Sui nuovi acquisti, Longo ha commentato: "Gli innesti ci offrono maggiori opzioni tattiche, ma gli arrivi a gennaio rappresentano sempre un'incognita. È necessario un processo di inserimento che richiede impegno da parte di tutti. Dobbiamo accelerare il processo di integrazione. Gli obiettivi rimangono invariati: dare il massimo e restare agganciati alle posizioni che contano. Con tredici partite ancora da giocare, il campo determinerà il nostro destino. I nuovi acquisti possono fare la differenza se riusciremo a integrarli efficacemente."

Infine, sul caso Dorval, l'allenatore ha concluso: "Deve mantenere la serenità, è l'aspetto che più mi preme. Ciò che conta è la sua prestazione sul campo. Deve imparare a isolarsi dalle distrazioni esterne: solo così potrà crescere ulteriormente."

Sezione: Serie B / Data: Lun 10 febbraio 2025 alle 11:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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