Manuele Domenicali, allenatore di origini ferraresi ma "vogherese d'adozione", osserva con occhio esperto la volata finale per la promozione nel girone A di Eccellenza, che vede coinvolte due sue ex squadre - Pavia e Solbiatese - insieme alla Caronnese.

Il tecnico vanta un curriculum di tutto rispetto, con promozioni conquistate alla guida del Borgosesia (dalla Serie D alla C2), del Gela e del Portogruaro (dalla C2 alla C1). Nel corso della sua carriera ha guidato numerose formazioni, tra cui Voghera, Isernia, Pisa, Catanzaro, Ternana, Pavia, Varese e il Visé, squadra del campionato belga. Dal 2022 al 2023 ha allenato proprio la Solbiatese in Eccellenza.

Interrogato dal quotidiano La Provincia Pavese sulla serrata lotta promozione a tre, Domenicali sottolinea le difficoltà di quando si parte con l'obiettivo di vincere: «Quando si parte per vincere è sempre difficile qualsiasi campionato e quando hai i favori del pronostico è anche più difficile, perché tutti ti aspettano e anche chi si deve salvare quando gioca contro le prime ce la mette tutta. Come è capitato anche il Pavia domenica scorsa ad Ispra contro una squadra che era in una lunga serie di risultati positivi da 8 gare. Per questo i 3 punti ottenuti dal Pavia su un campo difficilissimo sono pesanti».

A 180 minuti dal termine della stagione regolare, con Caronnese e Pavia in testa appaiate e Solbiatese distanziata di un solo punto, l'ex allenatore offre un'analisi dettagliata delle tre contendenti.

Sul Pavia, Domenicali osserva: «Il Pavia ha cambiato tanto e investito molto per riprovare a tornare in serie D come ci sta provando da diverse stagioni. Ha trovato un Poesio strepitoso per la categoria con i suoi 20 gol». Quanto alla Caronnese, la definisce «una società con tanti anni di D e un ambiente senza pressioni».

Più cauto il giudizio sulla sua ex Solbiatese: «Quando hai davanti 2 squadre a 2 gare dalla fine, anche se a distanza di un solo punto, è difficile superarle entrambe. Conosco bene la piazza dove nel primo anno di Eccellenza nel campionato vinto dalla Vogherese, arrivai dopo 8 giornate. Ci guadagnammo i play off con il Club Milano. Lo scorso anno, purtroppo, dopo essere partiti non benissimo in campionato, ci fu un po' di screzio con parte dello spogliatoio e la società scelse di cambiare. Finì per la Solbiatese con la sconfitta in finale nazionale di Coppa Italia e senza conquistare i play-off. Anche quest'estate c'è stata una rivoluzione nella rosa a Solbiate, ma, dopo un'andata strepitosa, ora la Solbiatese si trova dietro a Pavia e Caronnese».

Domenicali ricorda anche la sua esperienza sulla panchina del Pavia in Serie C nella stagione 2011-12, durante la proprietà Zanchi: «Partimmo per salvarci con un progetto a km zero. Far giocare tanti giovani, nell'annata in cui venivano premiate le società che li valorizzavano facendoli giocare in questo campionato professionistico. Fui esonerato dopo 9 giornate», rammenta il tecnico. «Poi la squadra affidata a Rosario Pergolizzi, poi a Claudio Sangiorgio, che era stato mio vice, a gennaio a Giorgio Roselli e qui ci fu anche un cambio in corsa sul mercato della rosa. La salvezza fu conquistata nei play out con la Spal. Un progetto, insomma, che cambiò in corsa».

Con due giornate ancora da disputare, la lotta per la promozione diretta in Serie D rimane apertissima, con tre squadre racchiuse in un solo punto e tutto ancora da decidere.

Sezione: Eccellenza / Data: Gio 10 aprile 2025 alle 23:00
Autore: Cristo Ludovico Papa
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