Una prestazione desolante, probabilmente una delle più opache offerte tra le mura amiche in questa tribolata stagione, ha sancito una sconfitta che sa di epilogo per la Fermana. Al cospetto di una Civitanovese che, pur senza brillare in maniera trascendentale, ha saputo capitalizzare al meglio le proprie occasioni, i canarini sono naufragati, lasciando intendere che il loro percorso in Serie D sia giunto al capolinea.
La Civitanovese, dal canto suo, ha colto l'opportunità con cinismo, portando a casa tre punti di fondamentale importanza che alimentano le proprie speranze di salvezza. Per la Fermana, la matematica retrocessione non è ancora ufficiale, ma l'amara constatazione della realtà sul campo rende ormai superflua qualsiasi velleitaria proiezione futura. La squadra vista quest'oggi non ha mostrato le qualità necessarie per ambire alla permanenza nella categoria, palesando una preoccupante carenza di idee e di valori tecnici, soccombendo persino di fronte a una Civitanovese tutt'altro che irresistibile. Un epilogo amaro, giunto nel momento cruciale della stagione.
I pochi sostenitori presenti sugli spalti del Bruno Recchioni, in un contesto surreale caratterizzato da un ingente dispiegamento di forze dell'ordine a fronte dell'assenza del tifo ospite (inibito alla trasferta) e della contestuale decisione della tifoseria locale di non accedere all'impianto (in un giorno lavorativo), non hanno potuto far altro che esprimere la propria profonda delusione, prendendo amaramente atto della conclusione di un'annata da dimenticare.
La cronaca del match
Mister Savini ha dovuto ancora una volta fare i conti con le assenze forzate di De Silvestro e Casucci, entrambi alle prese con infortuni. L'unica novità nell'undici titolare canarino è stata rappresentata dal rientro di Tafa al centro della difesa, confermando per il resto la formazione e il modulo tattico adottati nella precedente trasferta di Termoli. Sul fronte opposto, il tecnico della Civitanovese Bugiardini ha optato per lasciare inizialmente in panchina D’Innocenzo e Buonavoglia.
La decisione del tifo organizzato locale di rimanere all'esterno dello stadio, unita al divieto di trasferta imposto ai sostenitori ospiti e al giorno feriale, hanno conferito al Bruno Recchioni un'atmosfera insolitamente spenta e dimessa, ben lontana dal clima vibrante che dovrebbe accompagnare uno scontro diretto per la salvezza.
Nonostante il contesto, la tensione era palpabile, con l'importanza della posta in palio che si faceva sentire fin dalle prime battute. I primi minuti di gioco sono stati caratterizzati da contrasti fisici e grande determinazione da parte di entrambe le squadre. Al quinto minuto, Bianchimano, che poco prima aveva reclamato un intervento falloso ai suoi danni all'interno dell'area di rigore, ha recuperato un pallone sulla trequarti avversaria e ha tentato di sorprendere il portiere ospite, colto fuori dai pali, ma la sua conclusione si è spenta sul fondo.
Al tredicesimo minuto, Padovani è sfuggito alla marcatura e si è involato verso la porta, sfruttando un'incertezza della difesa locale e trovandosi sul filo del fuorigioco, non segnalato dall'assistente. Giunto al limite dell'area, è stato contrastato dall'uscita del portiere Perri, che ha deviato la sfera in maniera imprecisa. Nel concitato contatto, mentre il pubblico locale tratteneva il fiato, l'arbitro ha però ravvisato un fallo di mano dell'attaccante ospite, interrompendo l'azione tra le proteste.
La doccia fredda per i tifosi canarini è arrivata appena due minuti più tardi. Al quindicesimo minuto, Milani, completamente solo, si è involato verso la porta e, una volta giunto all'interno dell'area di rigore, ha lasciato partire un tiro. Perri è riuscito a respingere la conclusione, ma sulla ribattuta si è avventato ancora Milani, che di testa ha spedito il pallone in rete, portando in vantaggio la Civitanovese.
La Fermana ha accusato il colpo sul piano psicologico, e il gioco, che nella prima parte di gara era apparso relativamente fluido, si è progressivamente incartato, diventando farraginoso e privo di sbocchi offensivi, soprattutto sulle corsie esterne, dove l'assenza di un giocatore come De Silvestro si è fatta sentire in maniera significativa. La restante parte della prima frazione di gioco non ha offerto ulteriori spunti di cronaca, e così il direttore di gara, dopo un solo minuto di recupero, ha mandato le squadre negli spogliatoi.
Il secondo tempo si è aperto con un cambio nelle fila della Fermana: Pinzi ha preso il posto di un Busato apparso sottotono. La difesa è passata a quattro uomini, e le nuove energie sembravano inizialmente dare una scossa alla squadra, con la Fermana che si è portata con maggiore insistenza nella metà campo avversaria. Al sessantunesimo minuto, è capitata una ghiotta occasione per Valsecchi, che si è trovato tra i piedi un pallone vagante all'altezza del dischetto del rigore, ma la sua conclusione è risultata clamorosamente imprecisa, vanificando una potenziale occasione per pareggiare i conti.
Mister Savini ha tentato il tutto per tutto, inserendo in campo anche Sardo e Mavrommatis, nel tentativo di dare maggiore peso all'attacco. Ma al sessantasettesimo minuto, la partita si è virtualmente chiusa, segnando con ogni probabilità anche la fine delle speranze di salvezza della Fermana. Su un tiro dalla distanza, il portiere Perri non è riuscito a trattenere la sfera, respingendola in maniera incerta sui piedi di Buonavoglia, per il quale è stato un gioco da ragazzi effettuare il tap-in vincente, siglando il gol del definitivo 0-2.
La Fermana ha continuato ad attaccare, ma con sempre meno convinzione e lucidità. Il passare dei minuti ha fatto progressivamente svanire anche le più flebili speranze di rimonta. Nel finale, c'è stato spazio per le proteste dei giocatori locali all'ottantottesimo minuto per un presunto fallo di mano in area di rigore su una girata di Sardo, e per assistere, al novantesimo, a una furiosa mischia all'interno dell'area della Civitanovese, culminata con un tiro di Mavrommatis respinto quasi sulla linea di porta da un difensore ospite. Dopo cinque minuti di recupero, l'arbitro ha decretato la fine delle ostilità. Sugli spalti del Recchioni, la delusione e l'amarezza hanno preso il sopravvento, spegnendo anche la voglia di recriminare.
Il tabellino
FERMANA: Perri; Cocino, Tafa, Karkalis; Diouane (51′ Tomassini), Romizi, Etchegoyen (64′ Sardo), Busato (46′ Pinzi), Brandao Vaz (51′ Mavrommatis); Valsecchi (80′ Pappalardo), Bianchimano. A disposizione: Ventresini, Perez, Carosi, Ricci. All. Savini
CIVITANOVESE: Petrucci; Franco, Diop, Passalacqua, Rossetti (87′ Cosignani); Milani (50′ Buonavoglia), Visciano (64′ Capece), Domizi; Bevilacqua, Brunet (77′ Vila Selpuveda), Padovani (64′ Foglia). A disposizione: Raccichini, Macarof, D’Innocenzo, Aprea. All. Bugiardini
ARBITRO: Guitaldi di Rimini
RETI: 15′ Milani (C), 67′ Buonavoglia (C)
NOTE: Recupero: 1′ pt, 5′ st. Angoli: 5-1. Ammoniti: Bianchimano (F), Brandao (F), Tafa (F), Cocino (F). Espulsi dalla panchina: Mattone (vice-allenatore Fermana), Fontana (vice-allenatore Civitanovese).
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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