C'è un'occasione di riscatto, ancor prima dei tre punti che sarebbero di vitale importanza per mettere in cassaforte la permanenza in categoria, un obiettivo che il Piacenza insegue con tenacia da diversi mesi. L'avversario di oggi pomeriggio al Garilli (ore 15) ha un nome ben preciso: Forlì. La formazione romagnola, autentica corazzata del campionato, viaggia spedita verso una meritata promozione in Serie C, ma è anche la squadra che, nella gara di andata, inflisse al Piacenza una pesantissima sconfitta per 6-1, proprio in un momento particolarmente delicato per i biancorossi.
Quel risultato umiliante scatenò la protesta dei tifosi e rappresenta ancora oggi una delle sconfitte più pesanti nella storia ultracentenaria del club. Per questo motivo, la partita di oggi assume un significato ancora più profondo per il Piacenza, chiamato a dare una risposta d'orgoglio contro un Forlì che ha inanellato numeri impressionanti: primo in classifica con 7 punti di vantaggio sul Ravenna, miglior attacco e miglior difesa del campionato, una striscia di 10 vittorie consecutive e ben 54 punti conquistati su 57 disponibili da novembre a oggi. Un dato che testimonia la straordinaria forza della capolista.
Le statistiche parlano chiaro: se il Forlì dovesse vincere oggi a Piacenza e il Ravenna non dovesse fare altrettanto, otterrebbe la matematica promozione in Serie C. In alternativa, anche conquistando i tre punti al Garilli, si assicurerebbe un "match ball" per la promozione nel turno infrasettimanale di giovedì prossimo.
Il Piacenza, dal canto suo, arriva a questa sfida dopo il pareggio ottenuto a Imola, un risultato che, tutto sommato, può essere considerato positivo. Tuttavia, all'orizzonte si presenta la ghiotta opportunità di chiudere definitivamente il discorso salvezza, magari conquistando un risultato positivo proprio contro il Forlì e, soprattutto, puntando dritto alla sfida di giovedì prossimo in casa del Riccione, penultimo in classifica, un match da non fallire per concludere il campionato con serenità, considerando che dopo Pasqua resteranno solamente due giornate: il 27 aprile al Garilli contro l'Altopascio e il 4 maggio in trasferta contro lo Zenith Prato.
Alla vigilia di questo importantissimo match, mister Rossini ha voluto innanzitutto chiarire la scelta di far allenare la squadra per tutta la settimana sul terreno del Garilli anziché al Bertocchi: «Non c’è nessuna motivazione tattica o tecnica dietro questa decisione. Semplicemente, le condizioni meteorologiche sono state favorevoli e quindi il campo non ha subito un impatto eccessivo. Da qui la scelta di preparare la partita direttamente sul terreno di gioco». Il tecnico è poi tornato sulla recente trasferta di Imola: «Sinceramente, credo che siamo partiti molto bene nei primi 20 minuti. Ovviamente, alcune scelte tattiche sono state dettate dall'emergenza. Ad esempio, per schierare un esterno di ruolo avrei dovuto impiegare cinque giocatori under rispetto ai tre obbligatori, e la difficoltà della partita non lo permetteva. Spesso si sottovalutano le assenze che ci colpiscono durante la stagione, e sebbene non debba essere una scusante, questa situazione ci impone spesso delle scelte obbligate. Inoltre, non sempre i giocatori recuperati sono in grado di giocare a un certo ritmo per un numero elevato di minuti».
Rossini ha poi aggiunto: «Nei primi 20 minuti a Imola siamo andati addirittura meglio rispetto alla ripresa. Dopodiché abbiamo subito il gol, o l’autorete come preferite, e da quel momento ci siamo completamente spenti. È una costante di questa stagione e sinceramente non siamo ancora riusciti a capire appieno il perché di questo calo. Poi abbiamo subito anche la seconda rete e lì è emersa un’altra costante di questa stagione: una volta toccato il fondo, riusciamo a reagire e a risalire. Recino in panchina? È un giocatore di grande impatto e le scelte sulla formazione vengono fatte unicamente in base alla partita che abbiamo di fronte. A volte ho bisogno di un giocatore più dinamico in avvio di gara, dipende da come intendiamo interpretare la partita. Tutto qui, le scelte dei giocatori sono vincolate a ciò di cui abbiamo bisogno in un determinato momento. Ripeto, Recino è un giocatore che può cambiare la partita anche entrando a gara in corso, altri non hanno questa caratteristica».
E si arriva così al cruciale match contro il Forlì: «È inutile parlare di numeri, lo avete già fatto voi e sono impressionanti quelli dei nostri avversari. È una squadra in grande fiducia, con giocatori forti che in questo momento vedono il traguardo della promozione e stanno dando il cento per cento. Noi siamo profondamente diversi rispetto alla gara di andata. Certo che c'è una sorta di rivalsa nei nostri confronti per la partita di dicembre e lasciatemi dire che anche i punti contro il Forlì valgono doppio. Non è una partita che dobbiamo dare per scontata, nonostante loro abbiano vinto 18 delle ultime 19 gare. Dovremo usare le nostre armi, consapevoli della loro forza, ma anche della nostra grande voglia di ottenere un risultato positivo. Senza dubbio, non saremo la vittima sacrificale designata per la loro festa promozione. Tatticamente? Hanno una caratteristica ben precisa: partono subito forte, impattando violentemente sulla partita fin dal primo minuto. Noi dovremo essere bravi a reggere l'urto iniziale, rimanendo compatti e senza concedergli spazi. Se lasci campo al Forlì, sei spacciato, in quello sono eccellenti».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
Altre notizie - Serie D
Altre notizie
- 17:00 Sassari Latte Dolce, il dg Fantoni: «Risultato straordinario, ma servono altri 4 punti per la salvezza»
- 16:45 Virtus Entella, mister Gallo: «La vittoria di Sassari ci ha dato grande consapevolezza»
- 16:30 Ugento, mister Oliva: «Contro una grande squadra, abbiamo giocato una grande partita»
- 16:25 Imperia, il pres. Gramondo: «Siamo interessati a cedere l'Imperia, ma nessuna proposta concreta sul tavolo»
- 16:15 Union Clodiense, il patron Boscolo Bielo: «Sono deluso, esperienza negativa la C»
- 16:06 Il Figline ha scelto: ecco chi sarà il nuovo allenatore
- 16:04 Focus Eccellenza: ecco tutte le capoliste di ogni regione. Salgono a 13 le promozioni in D
- 16:00 Acireale, Chianese: «Dimostrato di avere carattere. Siambase professionale...»
- 15:45 Potenza, mister De Giorgio: «Abbiamo dimostrato di saper essere cinici, non solo belli da vedere»
- 15:30 Vigor Senigallia, mister Antonioli: «Il punto ci sta bene, altre non corrono»
- 15:15 Campobasso, mister Prosperi: «Forse è il punto decisivo per la salvezza»
- 15:00 Nissa, il pres. Giovannone: «Siamo già proiettati verso la prossima stagione»
- 14:45 Mantova, mister Possanzini: «Ci davano per spacciati, ma la squadra ha un cuore immenso»
- 14:30 Ligorna, Danovaro: «Ora ci giochiamo i play-off nelle ultime due partite»
- 14:15 Rimini, mister Buscè: «Campobasso team intelligente, ma noi potevamo fare di più»
- 14:00 Paganese, mister Esposito: «I nostri tifosi sono di un’altra categoria»
- 13:55 Fidelis Andria nella bufera: sindaco Bruno interviene sulla crisi societaria
- 13:49 Cresce la tensione tra ultras: "A Potenza non si festeggia", il messaggio dei tifosi lucani all'Avellino
- 13:45 Virtus Verona, mister Fresco: «Battere Padova e Vicenza non è un caso...»
- 13:40 Sambenedettese, il pres. Massi: «Non ci ho mai creduto fino alla fine, avevo troppa paura di non farcela»
- 13:30 Nardò, mister De Sanzo: «Grande reazione dopo due sberle»
- 13:15 Gubbio, mister Fontana: «Se sbagliamo così, la vittoria non arriva»
- 13:00 Sambiase, mister Morelli: «Abbiamo giocato una bella partita, ma la fame di vittoria dell'Acireale...»
- 12:55 Dolomiti Bellunesi, Cossalter a NC verso il Treviso: «Ci siamo meritati questa partita, godiamocela!»
- 12:45 Casertana, mister Iori: «Non si possono regalare certe cose»
- 12:30 Ancona, mister Gadda: «Non siamo abituati a vedere uno stadio così...»
- 12:15 Cremonese, mister Stroppa: «Abbiamo dominato dall'inizio alla fine»
- 12:00 Fasano, mister Pistoia: «Vogliamo vincerle tutte e poi vedremo»
- 11:45 Vis Pesaro, mister Stellone: «Quella della Lucchese è una vergogna»
- 11:40 ufficialeRivoluzione Figline, via mister e direttore sportivo
- 11:30 Ligorna, Pastorino: «Il rammarico è il primo tempo: poteva finire 3-0»
- 11:15 Avellino, mister Biancolino: «Dobbiamo solo aprire quella porta...»
- 11:00 Livorno, mister Indiani: «Un'annata indimenticabile, ma sul mio futuro...»
- 10:45 Padova, mister Andreoletti: «Abbiamo giocato in casa per l'atmosfera, ma non è ancora finita: mancano 180 minuti per il nostro sogno»
- 10:30 Sambenedettese, mister Palladini: «Vincere non è mai semplice, soprattutto nella mia San Benedetto, ma alla fine ce lo siamo meritati»
- 10:15 Pescara, il pres. Sebastiani: «Abbiamo giocato una partita a senso unico, con un gol di Ferraris da Champions»
- 10:00 Virtus Francavilla, mister Coletti: «Mi tengo la prestazione, ma dobbiamo lavorare sodo per restare aggrappati al nostro obiettivo»
- 09:45 Ascoli, mister Di Carlo: «Se c'era una squadra che meritava la vittoria, quella era l'Ascoli, ma il calcio è crudele»
- 09:30 Teramo, mister Pomante: «Complimenti alla Samb, la promozione è meritata, ma noi dobbiamo guardare avanti e...»
- 09:15 Lucchese, mister Gorgone: «Pagate i ragazzi! Mandatemi via, ma non permetteremo che si giochi con la dignità»
- 09:00 Martina, mister Pizzulli: «Siamo ingenui, poco cattivi e non brillanti, ma dobbiamo difendere il terzo posto con le unghie e con i denti»
- 08:45 Triestina, mister Tesser: «C'è rammarico per non aver portato a casa punti, ma il Padova ha giocato da vera...»
- 08:30 Piacenza, mister Rossini: «Avremmo potuto anche vincerla, ma ricadiamo sempre negli stessi errori inaccettabili»
- 08:15 Torres, mister Greco: «Vogliamo fare qualcosa di importante, e oggi la nostra determinazione è stata la chiave»
- 08:00 Cesena, mister Mignani: «Ingiusto fischiare Antonucci»
- 07:45 Reggina, Ballarino: «Finalmente a meno uno, ora puntiamo a fare nove punti e dare fastidio al Siracusa»
- 07:30 Vicenza, mister Vecchi: «C'è grande delusione, ma questa squadra non si è mai data per vinta»
- 07:30 Inchiesta "Benevento bis": ecco i calciatori di B e C coinvolti
- 07:15 Casarano, mister Di Bari: «I ragazzi non si rendono conto della straordinaria impresa che stiamo compiendo»
- 07:00 Padova, il pres. Peghin: «Non abbiamo ancora fatto nulla, ma se la giustizia esiste, il primo posto è nostro»