Una nuova ondata di accertamenti si abbatte sul calcio italiano. La Procura Federale della FIGC ha infatti acceso i riflettori su un gruppo di dieci calciatori nell'ambito dell'inchiesta denominata "Benevento-bis", un'ulteriore ramificazione dell'indagine che aveva già portato a sanzioni disciplinari nei confronti di ex tesserati del Benevento, tra cui i calciatori Forte e Pastina.

Secondo quanto emerso da fonti giornalistiche, il nuovo fascicolo istruttorio coinvolge un decina di professionisti del pallone, alcuni dei quali militano attualmente nei massimi campionati nazionali, sia in Serie A che in Serie B. L'ipotesi accusatoria che grava su di loro è quella di aver contravvenuto al divieto imposto ai tesserati di effettuare scommesse su eventi calcistici. La particolarità di questa nuova tranche investigativa risiede nel fatto che le presunte violazioni sarebbero avvenute attraverso piattaforme di gioco online perfettamente legali, con l'utilizzo di conti gioco intestati direttamente ai calciatori e corredati da documenti di identità validi e verificabili.

Tra i nomi che spiccano in questa nuova fase dell'inchiesta figura quello di Alessandro Vogliacco, difensore attualmente in forza al Parma ma di proprietà del Genoa. Secondo le indiscrezioni, Vogliacco risulterebbe essere il titolare di ben quattro conti di gioco online, uno dei quali sarebbe stato utilizzato per piazzare scommesse su diverse competizioni calcistiche, incluse partite di tornei esteri e del campionato Primavera.

Oltre a Vogliacco, l'elenco dei calciatori indagati comprende anche Pietro Martino, attualmente in forza al Cosenza, Giuseppe Di Serio dello Spezia, Marco Sau, che all'epoca dei fatti contestati vestiva la maglia della Feralpisalò e che attualmente risulta essere svincolato, e gli ex giocatori del Benevento Emanuele Agnello e Dejan Vokic.

La Procura Federale ha già notificato a tutti gli interessati l'avviso di conclusione delle indagini. A partire dalla ricezione di tale comunicazione, i dieci calciatori dispongono di un termine di quindici giorni per presentare una memoria difensiva, richiedere di essere ascoltati personalmente dal procuratore federale Giuseppe Chiné, oppure optare per la via del patteggiamento, una possibilità prevista dall'articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva.

Le contestazioni mosse dalla Procura FIGC si fondano sulla presunta violazione di due articoli specifici del codice regolamentare. In primo luogo, viene contestato l'articolo 4, che sancisce i principi fondamentali di lealtà, correttezza e probità che devono improntare la condotta di tutti i tesserati. Si tratta di una norma di carattere generale che non prevede sanzioni automatiche, lasciando agli organi giudicanti la valutazione delle specifiche circostanze di ogni singolo caso. È importante sottolineare che lo stesso articolo era stato invocato in passato anche nell'ambito del procedimento sulle plusvalenze che aveva coinvolto la Juventus.

In secondo luogo, i calciatori dovranno rispondere anche della presunta violazione dell'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, una norma che vieta in maniera esplicita e categorica ai tesserati della Federazione Italiana Giuoco Calcio di effettuare qualsiasi forma di scommessa su eventi calcistici, a qualsiasi livello.

È interessante notare che nell'ambito di questa stessa indagine era stato inizialmente coinvolto anche il nome di Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo. Tuttavia, la sua posizione è stata successivamente archiviata dalla Procura. Gli accertamenti incrociati effettuati hanno infatti permesso di stabilire che il conto di gioco inizialmente attribuito a Berardi risultava in realtà intestato a un'altra persona, purtroppo nel frattempo deceduta, escludendo così qualsiasi coinvolgimento del calciatore neroverde nella vicenda.

La nuova fase dell'inchiesta "Benevento-bis" evidenzia come l'attenzione della Procura Federale sul fenomeno delle scommesse illecite nel mondo del calcio rimanga alta. I prossimi quindici giorni saranno cruciali per comprendere gli sviluppi di questa vicenda e le eventuali decisioni che verranno prese nei confronti dei dieci calciatori coinvolti. La violazione delle norme federali in materia di scommesse può comportare sanzioni disciplinari significative, la cui entità verrà valutata dagli organi competenti alla luce delle memorie difensive e degli eventuali patteggiamenti.

Sezione: Serie B / Data: Lun 14 aprile 2025 alle 07:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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