La partita di oggi dell’Albenga, già destinata a svolgersi a porte chiuse a causa dei problemi societari, è stata ulteriormente macchiata da una protesta dei tifosi.

La rabbia dei sostenitori bianconeri è esplosa a pochi minuti dall’inizio del secondo tempo, quando si sono accorti della presenza di numerose persone all’interno dello stadio, tra cui alcuni non tesserati delle varie società.

I tifosi, molti dei quali abbonati stagionali, si sono sentiti presi in giro. Dopo aver rinunciato al piacere di assistere alla partita dal vivo e di sostenere la propria squadra, hanno scoperto che all’interno dello stadio c’erano persone che, a loro avviso, non avevano diritto di accesso. “Ci chiediamo come mai si continui a stare in questo oblio”, ha tuonato un gruppo di tifosi fuori dallo stadio. “All’interno ci sono persone che non potrebbero starci mentre gli abbonati sono fuori dal campo, dovrebbero risarcirci. Addirittura non volevano far entrare una calciatrice dell’Albenga, è una follia”.

A scatenare la reazione più violenta è stato il tentativo di impedire l’accesso allo stadio a una giovane calciatrice dell’Albenga, che avrebbe dovuto giocare nella partita successiva. Questo episodio ha ulteriormente infiammato gli animi dei tifosi, che hanno visto in questa decisione una mancanza di rispetto nei confronti della squadra e delle proprie atlete.

Nonostante la rabbia e la frustrazione dei tifosi, la situazione si è fortunatamente calmata nel corso della partita. Tuttavia, la protesta ha evidenziato i profondi malumori che serpeggiano tra i sostenitori dell’Albenga.

I tifosi chiedono chiarezza e trasparenza da parte della società. Vogliono capire come mai si siano verificati questi episodi e chiedono un risarcimento per il disagio subito. Inoltre, chiedono alla società di adottare misure concrete per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.

Sezione: Serie D / Data: Dom 19 gennaio 2025 alle 17:16
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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