Domenica alle 15:00, la Carrarese ospiterà il Bari in un match cruciale per la classifica. A presentare la sfida è Gabriele Guarino, giovane talento classe 2004 che ha voluto condividere con il Corriere del Mezzogiorno i suoi pensieri tra emozioni personali e ambizioni sportive.

Per Guarino, questa non sarà una partita come le altre. "Sarà sicuramente una partita speciale", racconta. "È come se giocassi contro la squadra della mia città. Parliamo del club in cui ho militato da piccolo". Un legame profondo, quello con il Bari, che affonda le radici nell'infanzia. "Avevo 10 anni quando iniziai a giocare nel Bari e ci sono rimasto fino ai 13", rivela.

I ricordi si affollano nella sua mente, nitidi e pieni di significato. Spicca tra tutti l'episodio con Basha, che dopo un derby vinto contro il Foggia gli regalò i suoi pantaloncini. Ma il vero idolo di Guarino era Polenta, un giocatore che lo ha particolarmente colpito.

Oggi, Guarino guarda al presente con serenità. "La prima parte di stagione è andata bene", ammette, "davvero una bella soddisfazione". Il suo auspicio è quanto mai significativo: "Alla Carrarese auguro almeno di salvarsi, al Bari di arrivare il più lontano possibile. Personalmente, spero di continuare a far bene e di non farmi male".

Un messaggio che racchiude tutta la maturità di un giovane calciatore pronto a scrivere la sua storia, con il cuore diviso tra passato e presente.

Sezione: Serie B / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 09:45
Autore: Elena Carzaniga
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