La Juventus ha vissuto un periodo di profondi cambiamenti nel settore giovanile, cedendo gran parte dei suoi prospetti più promettenti tra l'estate e l'inverno. L'ultimo in ordine di tempo è Nicolò Fagioli, passato alla Fiorentina, che rappresenta l'epilogo di un percorso iniziato dopo l'esonero di Massimiliano Allegri.

Il tecnico livornese era stato artefice dell'inserimento di diversi giovani provenienti dalla Next Gen, giocatori che più volte avevano salvato la squadra con prestazioni di rilievo. Tuttavia, le necessità finanziarie del club, aggravate dalla penalizzazione e dall'esclusione dalle coppe europee, hanno spinto la società a monetizzare dalle cessioni.

Il bilancio delle partenze è significativo: De Winter venduto al Genoa per 10 milioni, Iling Junior e Barrenechea all'Aston Villa per 28 milioni. In estate, poi, sono arrivate altre importanti cessioni: 30 milioni dalla Roma per Soulé, 18 dal Bournemouth per Huijsen, che oggi avrebbe potuto essere prezioso vista la crisi infortuni in difesa.

Tra i giovani transitati, Rovella si è ormai affermato alla Lazio, mentre Miretti è passato al Genoa in prestito. Anche Kean e Kaio Jorge hanno lasciato il club, completando questo processo di rinnovamento.

L'ultimo capitolo è quello di Fagioli, ceduto alla Fiorentina per 16 milioni, più 3 di bonus e una percentuale sulla futura rivendita. Un'operazione che chiude definitivamente un'era per i giovani talenti bianconeri.

Nonostante le difficoltà, la Juventus ha comunque cercato di rinnovare la rosa con gli acquisti di Costa, Veiga, Kolo Muani e Kelly, nel tentativo di ricostruire una squadra competitiva.

Sezione: Serie A / Data: Mer 05 febbraio 2025 alle 23:45
Autore: Chiara Motta
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