Giacomo Modica ha la postura e l’atteggiamento di chi ha giocato una partita molto stressante, dal punto di vista emotivo e prende posto nel banco riservato agli intervistati in sala stampa con il viso sorridente ma ancora sotto adrenalina per una vittoria soffertissima del suo Messina: “Nel primo tempo, se l’Avellino fosse andato sul due a zero, non ci sarebbe stato nulla da dire. Nella ripresa, invece, abbiamo fatto meglio, siamo stati più attenti e dovevamo puntare sulle ripartenze, ma ci sono stati degli errori nella finalizzazione. C’è molto da lavorare, ma questo risultato è un toccasana, perché ci consente di proseguire con maggiore tranquillità. Ripartiamo da questi tre punti.”
Modica si sofferma un attimo anche sulla mancata doppia sostituzione nell’ultimo slot a disposizione all’80’ quando Luciani è rimasto in panchina e si è provveduto solo al cambio Scafetta-Polito: “Abbiamo sbagliato al momento della sostituzione, doveva uscire Plescia ed entrare Luciani, però avevamo fatto già il cambio con Scafetta e Polito, senza poi completare il secondo. Una confusione che non si deve ripetere.”
Il gol decisivo è venuto da Plescia, ceduto proprio dall’Avellino, che adesso ha già segnato due gol, risultando importante anche per la manovra del Messina: “Plescia non so dove possa arrivare – afferma Modica – Vedo in lui una enorme voglia e grande disponibilità, è già in una buona condizione e, per questo, lo sto facendo giocare di più, considerando anche la sua partecipazione continua alle dinamiche del gruppo. Sta ritrovando la vena realizzativa di quando era a Vibo, ma lui è l’esempio di calciatore con la pancia vuota di cui ho parlato tanto, che può fare la differenza.”
Una menzione speciale, da parte del tecnico peloritano, anche per Marco Firenze, in dubbio durante la settimana per un problema alla caviglia, autore di una ottima prova nei quasi 70’ in cui è rimasto in campo: “Marco ha piedi molto educati, oggi ha fatto bene, deve migliorare nei tempi di inserimento, in fase difensiva, soprattutto nelle diagonali, però è un esempio di come questa squadra abbia voglia di crescere, con umiltà, mettendoci il giusto atteggiamento e applicazione, sennò partite come quella di oggi non ne vinci. Poi, anche Fumagalli ci ha messo del suo, con un paio di ottimi interventi, ma sta lì per questo.”
Modica torna poi a fare una analisi sulla gara: “L’approccio da parte nostra non era quello che mi aspettavo, abbiamo concesso troppo ad avversari molto dotati tecnicamente, che non ne hanno approfittato. Poi, passati in vantaggio noi, l’Avellino nella ripresa è stato insidioso solo su calci da fermo e su punizioni, mentre siamo stati più bravi di altre volte a gestire, provando a difenderci attaccando il possesso palla avversario più in alto. Abbiamo sofferto tantissimo in quel lungo recupero di 9 minuti alla fine, ma questa vittoria, proprio per questo, vale ancora di più”
Infine, Modica esprime le sue considerazioni sulla espulsione di Polito e sulla prestazione di Nino Ragusa, per la prima volta schierato come titolare in questa stagione: “Polito mi ha detto di non avere fatto nulla e io gli credo. Purtroppo, come a Francavilla, subiamo un cartellino rosso senza capire il motivo. Ragusa è andato bene, sappiamo che non è al massimo rispetto ai suoi standard ed al suo valore assoluto, ma ha subito due infortuni in questo inizio di stagione, il mio obiettivo è quello di recuperarlo, perché il suo apporto è importantissimo. Oggi ho preferito partire con tre under e abbiamo finito la gara con 5 giovani in campo, per me, come ho ripetuto più volte, non è un problema, gioca chi è più meritevole di farlo.”
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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