Il Siracusa finisce al secondo posto in classifica tra rimpianti, ripensamenti, e con qualche défaillance dimostrata da parte della società nell’arco del campionato. Nel calcio i commenti, giudizi e  critiche vanno fatti alla fine, perché si ripercorre il cammino della società e della squadra insieme a quello del tecnico durante tutto il campionato, e si prova ad analizzare le scelte societarie, il percorso dei giocatori, e l’apporto del tecnico, cercando di capire dove ci sono stati degli errori.  Qualcuno potrà dire:” Ci sono i playoff che ci possono portare ancora alla serie D”. Certamente, un’ulteriore chance per cercare di arrivare al campionato più in alto tra i dilettanti, ma il cammino è tortuoso e difficile con squadre molto forti. Ci si prova con la seconda opportunità, sperando per il meglio. Ritornando alla società, i progetti iniziali non erano certamente questi appena conclusi, ma leggermente diversi. Partiamo dall’inizio.

La dirigenza in conferenza stampa ad inizio campionato si presenta ai tifosi dicendo che stanno costruendo Siracusa vincente, e nel campionato di Eccellenza la promozione diretta deve essere una pura formalità. Si confermano il tecnico Mascara, e buona parte dell’organico dell’anno precedente. Ben presto l’entourage azzurro si accorge che l’organico, va rivisto in toto dal D.S. al tecnico e ai giocatori. L’entrata dell’imprenditore toscano Alessandro Ricci in seno alla società, non solo come sponsor, permette al Siracusa calcio di fare un grosso investimento economico per tenere fede alle promesse fatte ed arrivare nell’anno del centenario tra i professionisti, così come annunciato dal presidente Montagno. Il Siracusa costruisce un forte organico che con l’avvento di Gaspare Cacciola sulla panchina azzurra, può tranquillamente tener testa all’Igea Virtus, costruita sin dal primo giorno per vincere il campionato. Gli azzurri partono, dopo il rinnovo dell’organico,  con un meno otto punti nei confronti della capolista Igea Virtus. Nell’arco di due mesi il distacco viene colmato, e si arriva allo scontro-promozione con i peloritani con due punti avanti, ma in campo i giocatori azzurri scendono contratti, nervosi e molto probabilmente non catechizzati nel modo giusto dal mister Cacciola durante la settimana. Una gara dove ci si giocava la promozione diretta in serie D; bastava non perderla per avere chance maggiore, rispetto all’avversario, per la promozione diretta in serie D. Il Siracusa 1924 era nella possibilità non solo di pareggiarla la gara ma anche di vincerla, solo se avesse giocato con raziocinio; invece, molto probabilmente un eccesso di adrenalina può aver giocato un brutto scherzo ai giocatori azzurri, (non è la prima volta che succede nel mondo dello sport) facendoli andare in tilt.  Si può anche supporre che la formazione azzurra abbia messo fuori tutto il lato fragile proprio nella gara più importante, dopo il lungo inseguimento durato mesi che ha stressato giocatori e tecnico, Il nervosismo mostrato durante la gara ci induce a pensare i giocatori siano crollati dal punto di vista psicologico e fisico. Proprio sul più bello la squadra ha mollato, forse non riuscendo a contenere l’alta tensione per l’importanza della gara. L’analisi del campionato finisce qui, volente o nolente ed inizia subito quello che ci porta ai playoff.

Il Siracusa incontrerà la vincente tra Città di Taormina e Leonzio. Un mini campionato con avversari forti, che non ammette distrazioni o cali di tensione. Ogni gara che si gioca esige una vittoria per arrivare alla serie D, sfuggitaci in modo diretto soltanto nel finale di campionato.

Ecco come saranno i playoff Sicilia Girone B:

Città di Taormina – Leonzio 1909 ( solo andata 07/05 )

Il Siracusa incontrerà la vincente tra Città di Taormina e Leonzio 1909

Playoff Nazionali Semifinale

Sicilia B / Campania A

And. 28/ 05 - rit. 04/06

Finale

Sicilia A/ Calabria  VS Sicilia B/ Campania A

And. 11/06 – rit. 18/06

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 21 aprile 2023 alle 13:46
Autore: Pippo Franzò
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