In un'atmosfera surreale, con spalti quasi deserti e priva dell'anima che caratterizza storicamente i derby marchigiani, la Fermana ha ricevuto l'ultimo colpo di grazia a una stagione da dimenticare. La Sambenedettese, già promossa e in modalità "vacanza premio", ha espugnato il Bruno Recchioni con un 2-0 che non lascia spazio a interpretazioni, sancendo matematicamente la retrocessione dei canarini in Eccellenza.

Uno scenario desolante

Mai si era visto un confronto tra queste due storiche rivali disputarsi in un contesto tanto desolato: tribune svuotate dalla protesta dei tifosi locali e dall'imposizione del divieto di trasferta per i sostenitori rossoblù, il tutto condito da polemiche per un'incomprensibile "giornata canarina" indetta proprio nella circostanza meno opportuna. Perfino il minuto di silenzio iniziale in memoria di Papa Francesco è sembrato confondersi con il silenzio generale dell'impianto.

Formazioni d'emergenza e motivazioni opposte

Mister Savini ha dovuto fronteggiare una situazione d'emergenza a dir poco drammatica: oltre allo squalificato Bianchimano, la Fermana si è presentata priva di De Silvestro, Casucci, Diouane e Pappalardo, tutti fermi ai box per infortunio. Sul fronte opposto, Ottavio Palladini - con la tranquillità di chi ha già tagliato il traguardo - ha recuperato Moretti e D'Eramo dopo la squalifica, mentre ha tenuto precauzionalmente in tribuna Sbaffo e Gennari, concedendo spazio a diversi elementi che nel corso della trionfale stagione hanno avuto meno minutaggio.

Un avvio che rispecchia due stagioni opposte

La partita si è accesa subito con un campanello d'allarme per i padroni di casa: dopo appena quattro minuti, Perri è stato costretto a un'uscita disperata su un attaccante rossoblù lanciato a rete. Sulla successiva ribattuta, Pezzola ha tentato un clamoroso tiro da centrocampo che ha sfiorato la traversa, anticipando quello che sarebbe stato il leitmotiv dell'incontro.

Al 20' il vantaggio ospite è arrivato come logica conseguenza: un rinvio impreciso di Perri ha innescato un'azione della Sambenedettese conclusa da Tataranni che, dal limite dell'area, ha trovato l'angolino basso imprendibile per il portiere di casa. Otto minuti più tardi, su calcio di punizione dalla fascia sinistra, ancora Perri è uscito a vuoto permettendo a Zoboletti di depositare comodamente in rete il pallone del raddoppio.

Reazione d'orgoglio ma poca concretezza

La Fermana ha tentato timidamente di reagire, prima con Brandao che al 32' ha sprecato un'opportunità svirgolando il pallone da buona posizione, poi con un tentativo di Valsecchi terminato alto. Il primo tiro nello specchio della porta è arrivato solo al 42' con Tomassini, ma Semprini ha respinto senza particolari affanni.

Nella ripresa, Savini ha modificato l'assetto inserendo Busato per Brandao e passando a un 4-2-3-1 più offensivo. La squadra canarina ha attaccato con maggiore continuità, ma l'impressione generale è stata quella di una Sambenedettese mentalmente già negli spogliatoi, consapevole di aver chiuso la pratica nel primo tempo.

Rigori sbagliati e occasioni sprecate

Al 68' è arrivata l'opportunità più ghiotta per riaprire l'incontro: un fallo di mano in area su conclusione di Ricci ha portato l'arbitro ad assegnare un calcio di rigore alla Fermana. Valsecchi, però, si è fatto ipnotizzare da Semprini, spegnendo sul nascere le speranze di rimonta dei canarini.

La legge del calcio si è manifestata immediatamente: tre minuti dopo, Eusepi ha sfiorato il terzo gol per gli ospiti con un colpo di testa che ha lambito il palo. Al 78', anche la Sambenedettese ha avuto l'opportunità di calciare dal dischetto dopo un intervento scomposto di Tomassini su Guadalupi, ma Perri ha respinto il tentativo di Baldassi, restituendo il favore ai colleghi rossoblù.

Nel finale, la Fermana ha avuto altre due clamorose occasioni con Ricci: prima all'83', quando ha fallito a tu per tu con Semprini dopo un ottimo servizio di Mavrommatis, poi all'87' quando da posizione favorevolissima non ha inquadrato lo specchio della porta. L'ultimo brivido l'ha regalato Kerjota all'88', con un colpo di testa ravvicinato neutralizzato miracolosamente da Perri.

Il tabellino

FERMANA: Perri; Cocino, Tafa, Karkalis; Tomassini, Romizi, Etchegoyen (65′ Mavrommatis), Valsecchi (77′ Carosi), Brandao Vaz (46′ Busato); Pinzi (61′ Ricci), Sardo. A disposizione: Ventresini, Luzi, Dragomir. All. Savini

SAMBENEDETTESE: Semprini; Zoboletti (81′ Orlandi), Pezzola, Kerjota, Baldassi, Paolini, D’Eramo (59′ Lulli), Guadalupi (81′ Fabbrini), Chiatante (26′ Zini), Eusepi (71′ Candellori), Tataranni. A disposizione: Coccia, Orfano, Fabbrini, Battista, Bouath. All. Palladini

ARBITRO: Passarotti di Mantova

RETI: 20′ Tataranni (S), 28′ Zoboletti (S)

NOTE: Spalti semivuoti. Recupero 1′ pt, 3′ st. Ammoniti: Etchegoyen (F), Brandao (F) Pezzola (S). Angoli: 6-6

Sezione: Serie D / Data: Dom 27 aprile 2025 alle 19:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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