In un momento particolarmente delicato per il futuro della Triestina, i tifosi rompono il silenzio con un comunicato che esprime tutta la loro frustrazione e preoccupazione. Il Centro Coordinamento Triestina Club ha infatti diffuso un messaggio dai toni decisi e carichi di apprensione, dove traspare chiaramente la delusione per l'attuale situazione societaria della squadra alabardata.
Da speranze disattese a preoccupante silenzio
Le aspettative generate dalla nuova proprietà nel luglio di due anni fa sembravano promettere un periodo di rinascita per il club giuliano. I significativi investimenti economici effettuati durante il primo anno avevano alimentato ottimismo e fiducia tra i sostenitori. "Come non crederci visti i notevoli investimenti di denaro fatti nel primo anno?", si chiedono retoricamente i rappresentanti della tifoseria nel comunicato, evidenziando il contrasto tra le premesse iniziali e l'attuale "situazione imbarazzante" in cui versa la società.
Il documento non entra nel dettaglio degli "errori" commessi dalla dirigenza, ma sottolinea con forza lo sconcerto e la rabbia dei tifosi, che si sentono "presi in giro dopo tutte le promesse fatte". Particolarmente criticato è l'atteggiamento della proprietà, accusata di mantenere un silenzio incomprensibile in un momento così critico, dopo aver mostrato in alcune occasioni "supponenza" anche nei confronti della stessa tifoseria.
Fedeltà dei tifosi nonostante le difficoltà
Nonostante il campionato difficile che la squadra sta affrontando, i supporter della Triestina hanno continuato a sostenere i propri colori con passione e dedizione. Proprio questa fedeltà inossidabile rende ancora più inaccettabile ai loro occhi l'"omertà" della dirigenza sulla situazione attuale e sulle prospettive future del club.
Nel comunicato si fa riferimento anche a episodi specifici che hanno ferito la sensibilità dei tifosi, come la questione delle "maglie arancioni che gridano vendetta", simbolo di scelte societarie non condivise dalla tifoseria e percepite come lontane dalla tradizione e dall'identità del club.
La richiesta di chiarezza e rispetto
Il cuore del messaggio è una richiesta forte e chiara di trasparenza: "Al Presidente ed ai suoi collaboratori chiediamo e pretendiamo chiarezza su quello che vogliono fare, il nostro amore per l'Unione merita rispetto". I tifosi esigono di conoscere quale sarà il destino della loro amata squadra e se esista ancora una possibilità di evitare l'ennesima crisi finanziaria.
Il riferimento ai precedenti fallimenti è esplicito - "ne abbiamo passati troppi" - e rivela la stanchezza di una piazza che ha già vissuto più volte il dramma della scomparsa e della ripartenza dal basso della propria squadra di calcio.
Un segnale alla squadra e la fiducia a Tesser
Nonostante l'amarezza, il comunicato contiene anche un messaggio di sostegno alla squadra. Pur ammettendo che ci sarebbero le condizioni per una "revoca" del supporto, i rappresentanti del tifo organizzato annunciano la sospensione di ogni decisione in merito fino al termine del campionato, per rispetto del lavoro del mister Tesser e dei giocatori.
L'appello finale è rivolto proprio alla squadra, chiamata a "giocare per la maglia e per noi tifosi che tanto soffriamo e che le siamo sempre stati vicini con il nostro calore". Un invito a salvare almeno la stagione sportiva, mentre si addensano nubi preoccupanti sul futuro societario.
Il comunicato si chiude con un "Forza Triestina!" che suona come un grido di resistenza e attaccamento, nonostante tutto, ai colori alabardati, in attesa che la proprietà rompa finalmente il silenzio e faccia chiarezza sul futuro di uno dei club storici del calcio italiano.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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