Un drammatico calo di rendimento ha caratterizzato il percorso dell'Ancona nella seconda parte del campionato, trasformandosi in un vero e proprio crollo. Come recita il proverbio parafrasato, sembra che la vera Ancona sia scomparsa dopo l'Epifania.

Dal 5 gennaio, giorno della vittoria in trasferta contro l'Isernia, le prestazioni dei biancorossi hanno subito un drastico peggioramento. Nelle successive 7 giornate la squadra ha conquistato appena 6 punti: una sola vittoria contro la Vigor Senigallia e tre pareggi faticosamente ottenuti contro Chieti, Sora e Civitanovese, tutti in trasferta.

Al Del Conero la situazione è ancora più preoccupante, con un vero calvario rappresentato da 3 sconfitte nelle ultime 4 partite casalinghe. Fermana, Teramo e, più recentemente, Termoli sono uscite vittoriose dallo stadio anconetano, lasciando il pubblico locale sempre più deluso.

La dura presa di posizione della dirigenza

Nel dopo partita di domenica, il presidente onorario Vincenzo Guerini è intervenuto con toni particolarmente duri. Il suo messaggio è stato chiaro: l'Ancona, indipendentemente dagli obiettivi prefissati, non può permettersi figuracce in serie, soprattutto in un campionato di livello modesto come l'attuale Serie D.

Lo scenario che si ripete con inquietante regolarità vede le squadre ospiti presentarsi più motivate, decise e determinate, mentre l'Ancona appare molle e priva di nerbo. Questa situazione ha provocato un vistoso calo delle presenze allo stadio, con sempre meno tifosi disposti a seguire la squadra anche in trasferta.Lo stesso allenatore Gadda, per la prima volta, ha fatto scattare l'allarme sottolineando come "mollare sia pericolosissimo".

Sebbene Gadda abbia sempre escluso cali di tensione nei suoi calciatori, la realtà in campo racconta una storia diversa. I problemi sono evidenti: perdita costante dei contrasti, mancanza di determinazione nel rincorrere gli avversari, ritardi sistematici sulle seconde palle. Questi elementi indicano chiaramente un problema mentale.

Come aveva affermato lo stesso Guerini in tempi non sospetti, tutti i membri della squadra dovrebbero sentirsi sotto esame. Tuttavia, questo messaggio sembra essere stato completamente disatteso. L'Ancona vista ultimamente, usando una metafora forse irriverente, assomiglia più a "un'allegra scolaresca in gita piuttosto che ad un gruppo impegnato a guadagnarsi una promozione".

Si aggiunge anche la questione del mercato invernale, che finora non ha portato i miglioramenti sperati. Rimangono grossi punti interrogativi sui nuovi acquisti come Battistini, Varriale e il giovane Bikovskis, quest'ultimo mai utilizzato fino ad ora.

Disperdere il patrimonio di passione, calore e affetto con cui la tifoseria biancorossa ha accompagnato questa stagione, pur nella consapevolezza di un anno di transizione, sarebbe imperdonabile. Con 9 partite ancora da disputare, è necessaria una netta inversione di tendenza che si manifesti concretamente negli atteggiamenti e nello spirito della squadra, a partire dalla prossima trasferta contro la Recanatese.

La richiesta è chiara: servono cambiamenti sul campo, non a parole.

Sezione: Serie D / Data: Mer 26 febbraio 2025 alle 09:00
Autore: Anna Laura Giannini
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