L'ambiente calcistico braidese è stato scosso nelle ultime ore da una presa di posizione forte e decisa da parte della dirigenza giallorossa. Il direttore generale Pietro Sartori ha deciso di rompere il silenzio che generalmente mantiene nei confronti della stampa per contestare pubblicamente quanto riportato in un articolo apparso sul settimanale Il Corriere di Alba, Bra, Langhe e Roero.

La società piemontese, attualmente capolista del Girone A di Serie D e con concrete possibilità di promozione in Serie C, ha diffuso attraverso i propri canali social ufficiali un comunicato firmato direttamente dal DG Sartori, in cui vengono evidenziate diverse "inesattezze" contenute nell'articolo pubblicato sia online il 30 marzo che nell'edizione cartacea del 31 marzo.

Le contestazioni punto per punto

Nel dettagliato comunicato, Sartori inizia precisando che "il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio, non era presente alla partita Bra-Vogherese del 23 marzo scorso all'Attilio Bravi", cogliendo l'occasione per invitare formalmente il presidente regionale ad assistere a una delle prossime gare casalinghe della squadra.

Il DG giallorosso entra poi nel merito degli episodi relativi all'ordine pubblico, chiarendo che "prima e durante Bra-Vogherese, sono state esplose ben 4 bombe carta e tutte lanciate dal settore ospiti occupato dai sostenitori lombardi", con la prima esplosione che avrebbe causato "un momentaneo stordimento" a un collaboratore della società, Giovanni Tarable.

Tra i punti più sentiti della replica figura la difesa della tifoseria organizzata locale. "Se la società A.C. Bra non prende le distanze dalla propria tifoseria è perché, semplicemente, non sussiste il motivo", afferma Sartori, descrivendo il gruppo Bra Front come "il nostro dodicesimo uomo in campo", caratterizzato da "passione" e "attaccamento verso i nostri colori". Il dirigente ammette un solo episodio problematico, avvenuto durante Bra-NovaRomentin del 9 febbraio, specificando però che esiste "un dialogo costruttivo con i vertici della nostra tifoseria, i quali hanno ben compreso gli errori di quella domenica".

Sartori sottolinea inoltre la proficua collaborazione con le Forze dell'Ordine, con cui la società mantiene "un confronto continuo e sinergico".

Lo stadio e le ambizioni future

L'ultima parte del comunicato affronta la questione dell'impianto sportivo "Attilio Bravi", argomento centrale nell'articolo contestato. Il DG riconosce che lo stadio "presenta dei limiti, anche, per l'attuale campionato di Serie D" e osserva che "al momento, in provincia di Cuneo, non esiste uno stadio idoneo pronto ad ospitare la C".

Tuttavia, Sartori rassicura tifosi e appassionati confermando che la società "sta dialogando" e "lavorando con il Comune di Bra e la Regione", come dimostrerebbe un incontro tenutosi a metà marzo presso il Grattacielo della Regione Piemonte a Torino.

Con la squadra di mister Nisticò attualmente in testa al campionato e a sole cinque partite dal termine della stagione regolare, il focus rimane comunque sul campo. "Tutta la nostra attenzione e tutte le nostre energie sono qui, in questo rush finale", conferma Sartori, ribadendo l'ambizione storica del club: "Dal 1913 viene scritta la storia dell'A.C. Bra e noi vogliamo continuare a portare la maglia giallorossa più in alto possibile".

Sezione: Serie D / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 11:18
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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