La storia calcistica dell'Unione Sportiva Albenga sembra destinata a un epilogo desolante. Il club ligure, che ha attraversato diverse stagioni sportive, si trova ora a fronteggiare la dura realtà della procedura fallimentare. Questa triste svolta segna un momento critico per la società e per i suoi sostenitori, gettando un'ombra sul futuro del calcio nella città di Albenga.
Nel corso della settimana, è stato formalizzato l'avvio del processo fallimentare con la nomina del curatore fallimentare. L'incarico è stato affidato al dottor Alberto Marchese, figura già nota nell'ambito delle procedure concorsuali sportive, avendo ricoperto lo stesso ruolo anche per il Savona Calcio in una precedente situazione analoga. Questa scelta suggerisce una continuità nell'approccio e una familiarità con le dinamiche complesse che caratterizzano il fallimento di una società sportiva.
Un appuntamento cruciale nel percorso della procedura fallimentare è fissato per il 18 settembre. In questa data si terrà la prima udienza, un momento fondamentale in cui verranno analizzati nel dettaglio l'elenco dei creditori e l'ammontare complessivo delle passività accumulate dal club. Questa fase è determinante per comprendere appieno la situazione finanziaria dell'Albenga e per delineare i possibili scenari futuri.
L'avvio dell'iter fallimentare ha suscitato diverse riflessioni, soprattutto in relazione alla natura giuridica della società. Inizialmente, si era ipotizzata una possibile trasformazione in Società a Responsabilità Limitata (SRL), un cambiamento che avrebbe potuto aprire nuove prospettive per il club. Tuttavia, la procedura fallimentare ha preso il suo corso nonostante l'Albenga sia ancora formalmente un'associazione sportiva. Questo aspetto aggiunge un elemento di complessità alla vicenda e solleva interrogativi sulle motivazioni che hanno portato a questa decisione.
Nonostante la gravità della situazione che coinvolge la prima squadra e la gestione societaria, giungono notizie positive per il settore giovanile e per la selezione femminile dell'Albenga. Entrambe le formazioni hanno ricevuto il via libera per poter concludere regolarmente la stagione sportiva in corso. Questa decisione rappresenta un segnale di attenzione verso i giovani talenti e verso il movimento calcistico femminile locale, garantendo loro la possibilità di portare a termine gli impegni sportivi prefissati, nonostante le turbolenze che interessano la società madre.
La vicenda dell'Unione Sportiva Albenga rappresenta un ulteriore esempio delle difficoltà che spesso incontrano le società calcistiche, soprattutto a livello dilettantistico. La gestione finanziaria oculata e la solidità societaria sono elementi imprescindibili per garantire la sopravvivenza e la crescita di un club sportivo. La speranza è che, nonostante questo momento difficile, si possa trovare una soluzione per preservare la tradizione calcistica di Albenga e per dare un futuro al calcio nella città.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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