L'AIC ha formalizzato la protesta prevista per sabato 5 aprile se la nuova proprietà non salderà gli stipendi arretrati. Dopo tre cambi societari in pochi mesi, la squadra toscana affronta una grave crisi gestionale nonostante i risultati sportivi positivi.

Una crisi societaria che rischia di trasformarsi in un vero e proprio terremoto sportivo. I calciatori della Lucchese, attraverso l'Associazione Italiana Calciatori, hanno formalmente preannunciato uno sciopero per la giornata di sabato 5 aprile 2025, qualora la società rossonera non dovesse provvedere al pagamento degli stipendi arretrati o quantomeno presentare un credibile piano di risanamento economico.

La situazione appare particolarmente delicata: i tesserati non ricevono alcun compenso dal novembre 2024, con oltre quattro mensilità che risultano attualmente non corrisposte. Un'emergenza finanziaria che si protrae ormai da troppo tempo, aggravata dall'assenza di un dialogo costruttivo con la nuova proprietà che ha recentemente rilevato il club toscano.

Nel comunicato diffuso dall'AIC emerge chiaramente lo stato di frustrazione dei giocatori, che nonostante le difficoltà economiche hanno continuato ad onorare gli impegni sul campo, ottenendo persino risultati sportivi incoraggianti. Un atteggiamento professionale che ha trovato riscontro nella solidarietà manifestata dalla tifoseria lucchese, tradizionalmente vicina alle sorti della squadra.

La vicenda assume contorni ancora più preoccupanti se si considera che la Lucchese ha vissuto ben tre passaggi di proprietà nel giro di pochi mesi, generando una situazione di instabilità gestionale che ha inevitabilmente influito sulla pianificazione sportiva e finanziaria. L'ultimo cambio societario, in particolare, non è stato accompagnato da alcuna interlocuzione con i calciatori, alimentando incertezze sul futuro del club.

Le richieste avanzate dall'Associazione Italiana Calciatori sono chiare: il pagamento delle somme contrattualmente dovute per il periodo novembre 2024-febbraio 2025, o in alternativa una riduzione significativa dell'inadempienza accompagnata da un piano di gestione societaria trasparente che garantisca le modalità di estinzione del debito sportivo.

Il termine ultimo fissato per evitare lo sciopero è venerdì 4 aprile, giorno entro il quale la proprietà dovrà necessariamente dare risposte concrete per scongiurare un'astensione che comprometterebbe il regolare svolgimento dell'attività agonistica, con ripercussioni potenzialmente gravi sul prosieguo della stagione.

L'intera vicenda rappresenta l'ennesimo campanello d'allarme sulle difficoltà economiche che affliggono numerosi club delle serie minori italiane, dove passaggi societari repentini e mancanza di pianificazione finanziaria spesso si traducono in crisi profonde che mettono a rischio la sopravvivenza stessa delle società sportive.

Resta ora da vedere se questo ultimatum sortirà gli effetti sperati o se la gloriosa piazza di Lucca dovrà affrontare l'ennesima battuta d'arresto nella sua storia calcistica recente, segnata da alti e bassi che hanno messo a dura prova la pazienza di una tifoseria appassionata e storicamente legata ai colori rossoneri.

Sezione: Serie C / Data: Mar 01 aprile 2025 alle 17:31
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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