La situazione finanziaria dell'ACR Messina ha raggiunto un punto critico, con la società siciliana impegnata in una frenetica corsa contro il tempo per evitare pesanti sanzioni sportive. Con la scadenza fissata dalla Lega Pro che giunge al termine proprio oggi, l'ambiente giallorosso vive ore di straordinaria tensione mentre si tenta di raccogliere i fondi necessari per onorare gli impegni economici arretrati.

Al centro della vicenda c'è la necessità di reperire 312mila euro, somma indispensabile per il versamento degli stipendi e dei contributi arretrati entro il termine perentorio stabilito dagli organi federali. Una cifra considerevole che la società sta cercando di raggiungere attraverso una raccolta fondi che coinvolge vari imprenditori del territorio, in un tentativo disperato di evitare penalizzazioni che potrebbero compromettere seriamente il cammino sportivo della squadra.

In questo contesto di estrema difficoltà, il presidente Stefano Alaimo ha rilasciato dichiarazioni emblematiche all'uscita dallo studio del notaio Bernardo Maiorana, dove si è recato per firmare le procure necessarie all'esecuzione dei pagamenti. Nelle parole raccolte dal giornalista Simone Milioti, il massimo dirigente peloritano ha annunciato l'imminente conclusione della sua esperienza alla guida del club.

"Ho firmato questa procura al notaio Maiorana per poter eseguire i pagamenti. Ho fatto tutto e sicuramente staserà darò le dimissioni, il mio compito qui è finito", ha affermato Alaimo, chiarendo anche i motivi che lo hanno spinto a rimandare un passo che, a quanto pare, era già stato deciso da tempo.

"Non sono andato via perché se avessi dato le dimissioni prima non avrei potuto firmare queste procure per mandare avanti la causa del Messina", ha spiegato il presidente, evidenziando come la sua permanenza fosse funzionale esclusivamente al completamento delle procedure amministrative necessarie in questa fase critica.

Nelle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti, Alaimo ha anche accennato alle cause che avrebbero determinato questa situazione di emergenza, puntando il dito contro la proprietà. "Purtroppo sono un dipendente di Aad che avrebbe dovuto darmi le condizioni per gestire il tutto e invece non me le ha date", ha commentato, facendo riferimento alla società controllante e lasciando intendere una mancanza di supporto da parte della proprietà nella gestione amministrativa e finanziaria del club.

Sezione: Serie C / Data: Mer 16 aprile 2025 alle 15:51
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print