SPAL, mister Baldini: «Non mi sento affatto abbandonato dalla società»

La SPAL si trova in una situazione critica, con 7 punti di distacco dalla zona salvezza a sole dieci partite dal termine. Il prossimo incontro vedrà i biancazzurri affrontare il Pescara, attualmente quinto in classifica e in piena zona playoff. Il tecnico Francesco Baldini ha illustrato la situazione della squadra nella conferenza stampa tenutasi presso il centro sportivo "G.B. Fabbri".

La situazione degli infortunati

Per quanto riguarda i giocatori disponibili, Baldini ha confermato che El Kaddouri, Bidaoui e Sottini non parteciperanno alla trasferta in Abruzzo. Diverse, invece, le notizie riguardanti Paghera: "Ha svolto oggi il primo allenamento con il gruppo e ho deciso di portarlo con noi, voglio che stia insieme alla squadra. Si è allenato bene e potrebbe darci una mano se necessario, quindi per me è recuperato. A parte El Kaddouri e Bidaoui, tutti gli altri sono a disposizione."

L'impegno del gruppo

Il tecnico ha rivelato di aver stretto un accordo con la squadra e la società in vista del finale di stagione: "Abbiamo fatto un patto, ma i dettagli rimangono tra noi. Questo accordo riguarda le ultime dieci partite che per noi sono come finali. Chiediamo massima concentrazione e determinazione. Non c'è più spazio per distrazioni: devono dare il 100%. Voglio precisare che i ragazzi non si sono mai allenati male finora, ma da questo momento non possiamo permetterci errori. I giocatori mi hanno assicurato la loro completa disponibilità e questa settimana hanno lavorato in modo impeccabile, come sempre. Sarà il campo a dirci se questo impegno darà i suoi frutti, ma dal punto di vista caratteriale non posso che essere soddisfatto."

Alla domanda se la squadra creda ancora nella salvezza, Baldini ha risposto: "Alcuni giocatori sono straordinari sotto questo aspetto. È proprio il loro atteggiamento che alimenta la mia determinazione. Ovviamente c'è chi è più motivato e chi lo è meno, ma questo è un gruppo che vuole davvero uscire da questa situazione difficile. Se devo fare dei nomi di elementi particolarmente positivi dal punto di vista mentale, citerei Parigini e Paghera, che nonostante siano arrivati da poco sono estremamente carichi. Nella mia rosa ho molti giocatori totalmente concentrati sul risollevare le sorti della SPAL. Non serve che menzioni Antenucci perché lo conoscete meglio di me. C'è una volontà collettiva di superare questo momento complicato."

L'analisi dell'avversario

Parlando del Pescara, Baldini ha espresso grande stima per il collega: "Il loro allenatore è un mio caro amico. Silvio rappresenta un punto di riferimento per noi allenatori originari di Massa. Sarà la prima volta che ci affronteremo in campo: ci siamo andati vicino quando io ero al Catania e lui al Palermo. È un vero maestro dal punto di vista calcistico e condivide valori umani importanti che apprezzo molto."

Sull'avversario ha aggiunto: "Conosciamo bene il Pescara, lavorano efficacemente sulle catene laterali, sia a destra che a sinistra. Sono convinto che la SPAL possa ottenere un risultato positivo a Pescara, ma dobbiamo eliminare alcuni errori di concentrazione. So che può sembrare assurdo affermare che questa squadra può vincere contro chiunque, ma dopo la prestazione contro il Campobasso non ho timore di dirlo. Su ogni campo possiamo giocarci qualcosa di importante."

Tattica e modulo

Riguardo all'assetto tattico, il tecnico ha preferito mantenere il riserbo: "In questo momento dobbiamo adottare accorgimenti specifici contro il Pescara, quindi non rivelerò con quale modulo scenderemo in campo domani. Certamente abbiamo preparato delle contromisure per neutralizzare la loro forza sulle fasce e cercheremo di contrastare ogni loro manovra."

Lo stato d'animo dell'allenatore

Baldini ha condiviso anche le sue sensazioni personali: "Nonostante abbia una certa esperienza, ho sempre avuto meno difficoltà a ottenere risultati quando sono subentrato in corsa. Vi assicuro che non sono mai stato carico come in questo momento. Nel mio recente passato non sono stato al meglio in alcune situazioni, ma ora mi sento in splendida forma. Sto cercando di trasmettere tutta la mia energia alla squadra, specialmente sul campo, provando a correggere ogni minimo dettaglio, perché spesso sono proprio questi che ci fanno perdere la partita. Stiamo curando ogni particolare cercando di motivare mentalmente i ragazzi, facendo sentire loro la massima fiducia e stima. Gli errori li commettono tutti: personalmente credo che chi non ha il coraggio di tentare qualcosa non può nemmeno sbagliare e, di conseguenza, imparare. In campo devono fare qualcosa di significativo, ma quando un compagno commette un errore, gli altri devono cercare di rimediare."

Preparazione sui calci piazzati

Il tecnico ha sottolineato l'attenzione dedicata ai calci piazzati: "Anche oggi ci abbiamo lavorato. Un giocatore particolarmente pericoloso in queste situazioni è Brosco, che ho avuto a Vicenza nella difesa a tre con Bruscagin e De Maio. Abbiamo studiato ogni situazione, soprattutto perché le palle inattive sono uno dei punti di forza del Pescara."

Il rapporto con la società

Alla domanda sul supporto della società, Baldini ha risposto con fermezza: "Non mi sento affatto abbandonato dalla società. Ci sono state occasioni in passato in cui mi sono sentito abbandonato nonostante i proprietari fossero molto più presenti di questi. Non è una questione di distanza fisica: percepisco da parte di tutti la volontà di uscire da questa situazione, con la consapevolezza che la SPAL non merita questa realtà. Al di là delle prestazioni offerte, credo che nemmeno questi ragazzi meritino di vivere questa difficoltà. Se penso ancora alla sconfitta di sabato, provo ancora molto dolore. Vi garantisco che l'impegno sarà totale per superare questo periodo complicato."

Focus sui singoli giocatori

Su Parigini, Baldini ha commentato: "La sua posizione naturale è sulla fascia e quando gioca lì si dimostra un giocatore di categoria superiore. È arrivato qui con la giusta mentalità, voglia e determinazione. Anche se non è ancora al 100% della condizione fisica, dalla fascia può crossare, tirare e fare la differenza. Continuo a pensare che possa giocare in coppia con Antenucci, ma con i rientri di Molina e la disponibilità di Karlsson ritengo sia preferibile dargli la possibilità di partire dall'esterno."

Riguardo alla fascia destra, il tecnico ha analizzato: "Iniziamo da Spini, che dopo l'ultima partita è stato un po' criticato. Quando un giocatore si trova quattro volte in posizione di tiro non credo sia un aspetto negativo. Peraltro il suo colpo di testa è stato sfortunato perché un avversario ha salvato sulla linea. È un buon segnale: il ragazzo questa settimana ha insistito nell'esercitarsi al tiro per migliorare. Rao posso utilizzarlo a partita in corso. D'Orazio mi offre più opzioni, perché può giocare come mezzala e anche come quinto di centrocampo. Sa fare anche l'esterno d'attacco destro, ma la sua posizione preferita è sulla fascia sinistra."

Infine, su Haoudi: "Voglio che sia più coinvolto in tutte le situazioni. Anche questo fa parte del nostro patto: desidero un gruppo che dia il massimo in ogni circostanza. Per me è uno dei pochi che possiede certe caratteristiche: tecnicamente è indiscutibile. È evidente che sia lui che tutto il gruppo devono dare tutto ciò che hanno in questi 60 giorni."