Crotone, mister Longo: «Bisogna essere umili ma in questo momento la squadra non lo è»

Il ritorno di Emilio Longo a Picerno si è rivelato ben diverso da quanto il tecnico del Crotone avesse immaginato. In una serata carica di aspettative personali, la sua squadra ha subito una pesante sconfitta per 5-2 contro l'ex formazione di Longo.

Nonostante l'accoglienza calorosa, Longo non ha potuto nascondere la sua delusione nel post-partita: «Sull'accoglienza non avevo dubbi, considerato che l'affetto con la gente, attraverso alcune amicizie consolidate in questi anni, mi ha sempre trasmesso attestati di stima. L'affetto è reciproco, per cui devo ringraziare l'ambiente e devo ringraziare la società che mi ha sempre sostenuto.»

L'allenatore ha assunto piena responsabilità per la prestazione della squadra: «Da allenatore mi prendo la responsabilità di quanto accaduto e chiedo scusa innanzitutto ai nostri tifosi che erano qui presenti a sostenerci. Bisogna essere umili ma in questo momento la squadra non lo è, ovviamente la colpa è mia.»

Longo ha sottolineato l'importanza dell'umiltà, un elemento che secondo lui è mancato alla sua squadra: «Questa partita è stata caratterizzata dal fatto che siamo stati una squadra presuntuosa mentre di fronte ne avevamo una con umiltà da vendere.»

Il tecnico ha analizzato criticamente i momenti chiave della partita, incluso il primo gol subito in inferiorità numerica e la successiva ripresa, seguita da un crollo: «Dunque, prendiamo gol dieci contro undici. Però la riprendiamo bene, riusciamo a pareggiare dopo che avevano avuto altre occasioni per segnare. Dopo di ché abbiamo avuto il coraggio in undici minuti di uscire totalmente dalla partita.»

Longo ha anche elogiato il Picerno, sottolineando come non sia più una sorpresa nel campionato: «Qui si continua a dire che il Picerno sia una sorpresa ma non è così: è una squadra ha qualità da vendere.»

In chiusura, l'allenatore ha ribadito il suo rammarico: «Evidentemente dovrò lavorare molto su questo. E chiudo il discorso chiedendo nuovamente scusa, non era questo il risultato che ci aspettavamo e per il quale avevamo lavorato.»