Nel campionato d’eccellenza molisano a darsi battaglia sono state tre formazioni: Isernia, Turris e Montenero. La formazione dell’unica provincia del Molise ha avuto la meglio conquistando il primato in classifica grazie ai suoi 74 punti distanziando di due lunghezze la seconda Turris e di cinque la terza Montenero. All’inizio del torneo, il Montenero era pronosticata da tutti come candidata alla vittoria finale dato che tra le proprie file vantava giocatori d’esperienza e veniva da tre stagioni di fila nel massimo campionato locale dopo l’ultima apparizione in serie D culminata con la quart’ultima posizione e con la retrocessione. Un gradino sotto la formazione campobassana, c’era il Real Isernia che l’anno prima aveva sfiorato la promozione in D, persa contro la formazione campana dell’Ebolitana previa di un doppio pareggio di cui un due a due in casa. La Turris infine, era considerata tra le possibile outsider. Il calcio, non da mai nulla per scontato e come spesso succede i pronostici sono fatti per essere ribaltati. L’Isernia, grazie ai suoi due bomber, Taua e Panico, ha guadagnato la meritata promozione in serie D all’ultima giornata in quel di Larino vincendo per cinque reti ad uno. Cammino inarrestabile per i pentri frutto di 23 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte con 78 goal fatti e 18 subiti.Inoltre la vittoria nella coppa Italia regionale contro il Sesto Campano per 5-2 ha reso l'annata memorabile. La stagione è stata però caratterizzata anche dalla vicenda Daspo (articolo riportato da Notiziario del calcio al seguente link: http://www.notiziariocalcio.com/?action=read&idnotizia=9135 ) che ha coinvolto diversi giocatori pentri nel dopo gara di Montenero – Isernia, per la cronaca terminata zero a zero. Uno dei protagonisti di questa triste vicenda è stato proprio l’attaccante della Nuova Caledonia, Vincent Taua. Un passato per lui tra i professionisti, nelle file di Viterbese, Nocerina,Teramo, Benevento e Paganese. Ad Isernia è ritornato dopo che nel 2003 trascinò assieme al compagno di reparto Cantoro i biancocelesti alla vittoria finale del campionato e all’accesso diretto all’ora Serie C2. Facciamo un passo indietro: correva l’anno 97/98, dopo tanti anni di purgatorio in serie minori (addirittura in terza categoria) e di continui cambi di denominazione dovuti a vari fallimenti, Isernia riassapora il calcio che conta vincendo il campionato d’eccellenza grazie alle reti del bomber casertano Serino e alle parate del portiere napoletano Coscione. L’approdo in D portò l’abbandono del vecchio stadio “ X Settembre” (ora abbattuto) per trasferirsi al nuovo stadio “ Nuovo X Settembre” che vanta attualmente 2500 posti. Il “Nuovo X Settembre” tra l’altro è l’unico stadio in Italia con "barriere" particolari, infatti il campo è diviso dalla tribuna da una pista d’atletica e da un piccolo canale d’acqua. Nel nuovo stadio gli isernini hanno collezionato ben cinque stagioni di fila in serie D, classificandosi rispettivamente 5°; 8°;12°; 4° e 1°. Proprio l’annata 2002/2003 vide l’Isernia ottenere il punto matematico, all’ultima giornata contro la Boys Caivanese e conquistare la promozione diretta alla C2. Era l’Isernia dei “meravigliosi” che presentava tra le proprie fili giocatori che avrebbero poi dato il loro contributo anche in piazze importanti di serie B. Bruno Maggi ( finito a Frosinone) a centrocampo e con le sue punizioni magiche deliziava il pubblico locale. Cantoro (finito poi a Cosenza) e Taua coppia affidabile di goleador, il portiere Morello (giocava lo scorso anno a Torino), Lucas Montero (in B con la Ternana) erano solo alcuni di questa magica cavalcata destinata però a concludersi presto. La squadra viene gestita in maniera sciagurata dal presidente Antonino Pane (già reo di aver fatto fallire in tempi passati la Juve Stabia), che allontana il ds Ferrante dando inizio a una travagliata stagione che vede i biancocelesti a fine girone d’andata 5° in classifica e in piena lotta play-off. Sul più bello gli stipendi ai tesserati vengono bloccati e i calciatori si ritrovano ad essere ospitati in casa di amici. L’Isernia è vicinissima al fallimento, i giocatori terminano la stagione solo per l’affetto delle persone riuscendo a salvarsi nel “drammatico”spareggio col Tivoli. Nonostante la salvezza ottenuta la squadra in estate fallisce e la città per un anno rimane addirittura senza squadra e senza calcio. Nelle stagioni 2007/2008 e 2008/2009 il club è impegnato a disputare il campionato di eccellenza molisano. Nel maggio 2009, a seguito della sconfitta nei play out contro il Guglionesi, l'Isernia Pentra Sport retrocede in Promozione Regionale. Nel 2009 si costituisce l'ASD Real Isernia. Nella stagione 2009/2010 il Real Isernia arriva quarto nel campionato di eccellenza e partecipa ai play-off, vincendo la finale regionale, il resto è quanto scritto sopra. La storia recente narra ancora una volta quanto sia difficile fare calcio in Molise (basti pensare al Venafro, che ripartirà dall’eccellenza dopo essersi salvato in serie D). La situazione attuale dell’Isernia non è delle più rosee, anzi, il 31 maggio 2011 tramite una conferenza stampa è stato lanciato il progetto di Azionariato Popolare "'sernia mea" per l’Isernia Calcio, fortemente voluto dal presidente Gianni Monfreda e dal consulente Andrea Ruggeri, General Manager di BMS Srl(agenzia romana di sports-marketing & communication). Si pensa di trasformare la squadra in una nuova società a responsabilità limitata dilettantistica denominata “ISERNIA FOOTBALL CLUB” che si fonderà con l’attuale "ASD REAL ISERNIA" o in alternativa, una semplice trasformazione dell’attuale ASD in Srl con conseguente cambio di denominazione sociale. Tale operazione consentirà una migliore gestione amministrativa e darà la possibilità di una reale suddivisione in quote del capitale sociale. Il 10% delle quote sociali sarà concesso all’Associazione “Isernia Mia” che avrà la possibilità di eleggere al proprio interno un rappresentante che farà parte del Consiglio Direttivo dell’ISERNIA F.C. Vedendo anche l’attuale calciomercato e la rosa al momento a disposizione del tecnico Di Prisco (già nel mirino della critica, nonostante la vittoria in eccellenza), la speranza ad Isernia è quella di non assistere a un triste scenario. Sul fronte acquisti sono arrivati il portiere Marconato (ex Ascoli, Andria e Vastese), il difensore Maglione (ex Campobasso), i centrocampisti Pettrone e Di Pastena dal Venafro e il bomber Covelli (ex Campobasso e Sambenedettese). Proprio l’attaccante (autore lo scorso anno di una stagione in doppia cifra a San Benedetto del Tronto), rimane il fiore all’occhiello di una campagna acquisti destinata a rimanere povera in entrata. Importanti al momento le conferme di Taua e Panico. Soprattutto quest’ultimo è chiamato alla prova del nove dopo aver dimostrato di essere un abile cecchino nelle serie minori. In difesa rimane il blocco dello scorso anno con Guadagno, Vallefuoco, Ricci e la new entry Maglione. A centrocampo i confermati sono Mingione, Onorato e Russo a questi vanno aggiunti il rientro di Pettrone dal Venafro, l'arrivo sempre dal club bianconero di Di Pastena che danno alla squadra un pizzico di qualità. Il duo d’attacco dovrebbe essere composto da Taua e Covelli con Panico pronto ad entrare a partita in corso, mentre la porta sarà difesa dall’ex Andria Marconato (al momento infortunato ad una mano). Il resto è tutto un rebus. Si cercano gli under giusti a partire dal secondo portiere ma soprattutto in primis, giocatori che andranno a comporre l’undici di partenza.Per il ds De Filippis si annunciano tempi duri.
Curiosità: La vecchia denominazione "Real Isernia" è stata adottata a partire dal 2009, sotto la gestione dell'attuale presidente Gianni Monfreda, e cambiata in Isernia F.C. nel 2011.
I colori sociali sono storicamente il bianco e il celeste.
La tifoseria è composta principalmente da due gruppi, dagli Cherokee, nati nel 1994, e dagli Squilibrati, nati nel 2007.
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