L'imminente derby tra Civitanovese e Recanatese si preannuncia come una vera e propria battaglia per la sopravvivenza. A offrire una lucida analisi della situazione è Marco Alessandrini, allenatore esperto e ormai senigalliese d'adozione, che descrive la sfida come "uno spareggio" da affrontare con "entusiasmo, senza guardarsi troppo alle spalle e consapevolezza".

Alessandrini, che nella sua carriera ha guidato numerose formazioni (curiosamente mai la Civitanovese, nonostante qualche contatto informale anche in questa stagione), porta l'esperienza di chi ha vissuto innumerevoli partite di questo calibro.

Interrogato dai colleghi de Il Resto del Carlino su quali potrebbero essere i fattori decisivi, il tecnico si mostra cauto: "È difficile giunti a questo punto fare un'analisi. Il bello ed il brutto del calcio è l'imprevedibilità e nell'arco di 90 minuti possono incidere tantissimi fattori. In casi come questi però gli episodi sono fondamentali: occorre costruirseli, ma fare previsioni rischia di essere un azzardo".

Riguardo al dato statistico della Civitanovese, che ha ottenuto una sola vittoria casalinga su 16 partite, Alessandrini riflette: "Le cifre contano sino ad un certo punto. Non possiamo trascurare questo dato che ci suggerisce sicuramente una loro maggiore predisposizione alle trasferte considerate anche le sei vittorie ottenute. Magari ci saranno le pressioni di una piazza storica, calda ed esigente ma, sotto questo aspetto, io vedo più vantaggi che svantaggi".

Un'assenza significativa per la Recanatese sarà quella di Marco Raparo, che Alessandrini ha allenato e apprezza particolarmente: "Non faccio torto a nessuno dicendo che è l'uomo simbolo della Recanatese, colui che ha vissuto gioie e dolori di questa squadra e che ha sposato in pieno la causa e la politica della Società. Giandonato però è un giocatore di lusso per la categoria, con caratteristiche certamente diverse ma che non vorrei mai trovarmi di fronte da avversario".

Sulla preparazione di una partita così delicata, l'allenatore sottolinea l'importanza dell'aspetto psicologico: "Diciamo che un allenatore, in questo momento, incide essenzialmente sul lato mentale. L'aspetto tecnico non è secondario, ci mancherebbe: importante è far tesoro del lavoro fatto in questi mesi".

Alessandrini ammette di non aver previsto un derby così sofferto: "La Recanatese, per com'è composta, non doveva avere questi patemi. I presupposti negativi di cui abbiamo spesso parlato erano pesanti ed hanno lasciato, volenti o nolenti, degli strascichi". Riguardo alla Civitanovese, dichiara: "Quando ho visto la Civitanovese non mi ha fatto una cattiva impressione, ma indubbiamente paga i 3 allenatori (più Mercanti) che si sono succeduti in panchina che hanno anche disorientato i tanti giocatori che si sono alternati".

Sul pronostico finale, l'allenatore non si sbilancia: "Pronostico durissimo. Credo che prevarrà la squadra mentalmente più serena e che saprà mantenere la lucidità nei frangenti decisivi".

La tensione è palpabile per questo derby marchigiano che si preannuncia combattuto fino all'ultimo minuto, dove a fare la differenza potrebbero essere proprio la forza mentale e la capacità di gestire i momenti decisivi della gara.

Sezione: Serie D / Data: Mer 23 aprile 2025 alle 23:00
Autore: Cristo Ludovico Papa
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