Non le manda a dire il giornalista, esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà che in un video pubblicato sul proprio canale youtube, esprime una severa critica sulla rielezione di Gabriele Gravina alla guida della FIGC. Una delle poche voci fuori dal coro, da questo punto di vista.

Pedullà, nell'evidenziare le mancanze del presidente federale rieletto, punta anche il dito sulla situazione in Lega Pro ed in particolare nel girone C di serie C: «Il mio sguardo è puntato sulla classifica del girone C di serie C dove il Taranto viaggia a -6 che è la temperatura di Bassano del Grappa o di Courmayer in questi giorni, o nei giorni precedenti o nei giorni successivi. Che è la temperatura che tu gradisci quando devi andare a sciare, quando devi andare a divertirti, quando scegli il clima, il meteo e tutto quello che devi scegliere sotto questo punto di vista. Noi sapevamo, ed io avevo fatto un video la scorsa estate, che il Taranto non era in condizioni di iscriversi perché il presidente Giove, con tutto il rispetto per la persona, parlo da presidente, da presidente ha fatto più danni della grandine e non c'erano le condizioni di iscriversi esattamente come non c'erano le condizioni per iscrivere altre società». 

L'affondo di Pedullà continua: «Guardate i meno in classifica, per quale motivo noi non possiamo, unico o quasi, campionato al mondo, da decenni, avere una classifica pulita. Perché non dobbiamo avere una classifica senza i meno? Perché il Taranto che non andava iscritto prende 12 punti di penalizzazione e va a meno 6 in classifica e prende quattro, cinque, sei gol da tutti ed è diventato una barzelletta quel campionato? Vi sembra un campionato regolare? È giusto che ogni anno, quest'anno ancora peggio, siccome non puoi controllare bene quello che accade andiamo avanti con queste classifiche?».

Indice puntato contro Gravina: «Io quando penso a queste cose, immagino anche voi, penso solo al vertice federale. A chi deve distribuire, dal possesso palla, poi c'è il regista: il regista, il capo del calcio italiano. Poi ci sono gli altri, che certe cose le subiscono. Ma noi sopportiamo questa situazione ed alla fine dell'anno, quando in quel campionato, dove ci sono società che investono, società che cambiano l'allenatore, che spendono tanti soldi, ultimo esempio il Benevento che ha esonerato Auteri ed ha preso Pazienza, penultimo esempio l'Avellino che ha  preso Lescano facendo uno sforzo economico non indifferente, altri esempi come Cerignola, Monopoli… poi alla fine devi incrociare il Taranto, che magari qualcuno l'ha incrociato dopo due o tre giornate che sembrava tutto regolare e ci ha lasciato dei punti, controllate, controllate, adesso nessuno interviene e questo campionato diventa il campionato di Pulcinella. Se avessi fatto prima quello che normalmente, in un Paese calcisticamente normale, con dei dirigenti calcisticamente normali, a giugno a luglio quello che avresti dovuto fare, non avremmo avuto queste cose».

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Sezione: Serie C / Data: Ven 07 febbraio 2025 alle 11:15
Autore: Luigi Redaelli
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