È ufficialmente finito il rapporto tra il principe Emanuele Filiberto di Savoia e il Real Aversa Normanna. L'erede di casa Savoia, in un comunicato ufficiale, in occassione degli auguri del nuovo anno, ha ufficializzato il suo addio, e quello della Casa Reale, da Aversa e Portici (serie D), le due città che lo avevano accolto dopo che la sua società aveva acquisito il titolo delle compagini cittadine.
Emanuele Filiberto ha spiegato che la decisione è stata obbligata, a seguito dell'indagine della Procura Federale aperta ad agosto che ha sancito «l'ufficialità — si legge - circa l'impossibilità di detenere tre squadre. Siamo persone serie e portiamo a termine gli impegni e cosi finiremo il campionato per poi dismettere le squadre di Portici e Aversa». L'erede di Savoia ha anche spiegato che tutto l'impegno, suo e della Casa Reale Holding, sarà per il Savoia che porta il suo nome e il suo stemma. Ha promesso, inoltre, che la società è disposta anche a essere sponsor delle due società nella prossima stagione. L'annuncio certifica quanto già dichiarato più volte dal patron Nazario Matachione sui social quando l'imprenditore napoletano ha comunicato il suo disinteresse per l'Aversa già da ottobre quando fu oggetto di contestazioni da parte di un nugolo di tifosi sul campo di Cardito e ribadito anche nelle ultime settimane, sempre sui social, quando era stato additato, a più riprese, come la causa della fallimentare situazione della squadra, ultima in classifica dopo il girone d'andata con solo 4 punti all'attivo e il primato di avere la peggior difesa e il peggior attacco del girone A di Eccellenza.
Un rapporto difficile visto con diffidenza fin dall'inizio dai tifosi che hanno sempre pensato (confermato poi da Matachione negli ultimi tempi) che l'interessamento al Real Aversa del presidente Pellegrino aveva come unico scopo quello di salvare il titolo della serie D della passata stagione e di portarlo a Torre Annunziata e permettere al Savoia di fare il salto di categoria. Nel momento in cui, però, l'Aversa lo scorso anno è retrocesso in Eccellenza dopo i play-out persi contro il Ragusa con tanto di polemiche per il presunto avvelenamento dei calcia- tori alla vigilia del match, la società napoletana si è trovata impreparata nel gestire due squadre nello stesso girone. Si era provato a fare la stessa operazione con il Portici, ma in questo caso la tifoseria locale era scesa sul sentiero di guerra e non permettendo, almeno in questa stagione, il passaggio del titolo.
Tutto questo ha portato a un disinteresse per la piazza normanna fin dall'inizio di questa stagione, al di là dei problemi burocratici del passaggio definitivo delle quote, con tre cambi di allenatori e altrettanti di direttori generali. Ora, al dirigente Lombardi e Fusaro in panchina. il difficile compito di centrare una salvezza quasi impossibile. Ad Aversa nel mercato di dicembre sono arrivati solo giovani calciatori di belle speranze ma sono andati via anche quei pochi esperti che avevano sposato la causa. Domenica, ironia della sorte, ad Aversa arriva il Savoia, la squadra su cui il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha deciso di puntare tutto.
Autore: Anna Laura Giannini
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