Partiamo con una premessa: ho scelto ancora una volta di parlare di questo girone perché credo che sia il più bello ed emozionante dell’intera serie D. Dal mio punto di vista, a livello di campionato, migliore anche della seconda divisione. Piazze importanti, dal passato glorioso come Ancona, Sambenedettese e Teramo, avvalorano la mia tesi.
Quest’anno le favorite sulla carta (per i super espertoni) appaiono essere Teramo, Ancona e Sambenedettese. Qualcuno ha aggiunto anche il nome dell’Isernia (città tra l’altro dove sono nato e cresciuto). Vorrei prima d’iniziare, lanciare una frecciatina ai telecronisti di Raisport che nel commento della partita tra Ancona e Renato Curi Angolana, si sono lasciati anche loro andare al cosiddetto pronostico sulla carta:” il calcio non da nulla per scontato e dire delle cose solo per sentito dire è un’offesa per squadre come Civitanovese, Santegidiese, Renato Curi Angolana, Jesina – mi fermo qui - che l’anno scorso hanno animato fino all’ultimo la corsa play off scavalcando anche formazioni più quotate come la Sambenedettese”. Passatemi questa critica forse inopportuna, ma certe cose proprio non le tollero, credo che il Santarcangelo - vincitrice l’anno scorso -, pronosticata da nessuno, sia un esempio lampante.
La prima giornata del girone F, si è aperta per l’appunto con l’anticipo di sabato tra Ancona e Renato Curi Angolana. L’Ancona è allenata dall’ex Trivento Favo, un allenatore che in Molise ha fatto molto bene, mettendosi in luce per il suo modulo spregiudicato: 4-2-4 stile Antonio Conte. Questo modulo a partita in corso, a seconda delle esigenze, si trasformerà in un più oculato 4-4-2. Non a caso il trainer dei dorici ha chiesto e ottenuto dalla società l’acquisto dell’esterno offensivo Guglielmi che insieme all’ex Santarcangelo Ambrosini e al bomber Genchi formano un tridente di notevole spessore per questa categoria. Proprio i tre atleti, hanno dato vita alla prima vittoria in campionato dei biancorossi che si sono sbarazzati facilmente del Renato Curi Angolana con un netto 5-2. Gli abruzzesi , hanno azzardato un modulo troppo spregiudicato . Il 4-3-3 è ancora da collaudare, ma con avversari come l’Ancona sarà opportuno cambiarlo altrimenti si rischierà di fare altre brutte figure. I goal di Parmiggiani su rigore e di Isotto (carambola fortunata per lui) sono solo una magra consolazione. Ad Atessa dopo otto anni dall’ultima volta, ha fatto il suo ritorno in serie D, l’Isernia del mister Di Prisco, al debutto in questa categoria. In extremis il trainer molisano ha recuperato Covelli. La gara ha messo in mostra una grande squadra che ha sprecato diverse occasioni. Alessandrì (ex Brindisi) ha sbagliato un calcio di rigore, Polidoro ha colpito un palo. Al minuto 10’ della ripresa, Ciccio Covelli, entrato a partita in corso, trova il goal dei tre punti, regalando una gioia immensa ai 200 supporter isernini giunti e a Di Prisco che ha potuto esordire a quasi 40 anni in D con una vittoria meritata.
Il Teramo, condizionato dalle assenze, schiera nella formazione titolare cinque under. Cornacchini, tecnico della Civitanovese, con un passato da comparsa nel Milan 91-92, risponde lasciando a sorpresa in panchina l’attaccante Spinaci. I marchigiani si dimostrano come lo scorso anno una formazione solida che quando passa in vantaggio bada a contenere il risultato. L’evolversi del primo tempo dimostra questo: la Civitanovese passa in vantaggio grazie ad una punizione di Buonaventura , gestendo il risultato senza particolari problemi. Nella ripresa il Teramo sale in cattedra, mettendo sotto i propri avversari che si difendono bene fino a quando Pietrella (il migliore dei suoi) trova il goal del pareggio con il suo destro magico. Nel finale è ancora lui con una conclusione al volo a sfiorare il goal dei tre punti e probabilmente della domenica. Da sottolineare le due espulsioni di Ekani (T) e Traorè (C), entrambe per falli di reazione sull’avversario.
La Sambenedettese non va oltre il pari a Trivento. I molisani, allenati dall’ex tecnico dell’Agnone Agovino, pagano l’espulsione ingenua del loro difensore Giarusso reo di aver colpito l’avversario con un cazzotto degno del miglior Tyson. La Sambenedettese nonostante l’uomo in più trova in maniera fortuita il vantaggio con il solito Pazzi. La gioia degli ospiti dura poco, tre minuti dopo è Corradino a trovare il goal del pareggio su calcio di rigore. La partita si riaccende al 70’ quando viene espulso per la Sambenedettese Nicolosi . Con le squadre in dieci uomini, è il Trivento nel finale a sfiorare il goal con un colpo di testa di Acquaro che colpisce la parte alta della traversa.
A Pesaro si gioca la partita forse più scontata della giornata. I marchigiani oltre a festeggiare il ritorno in serie D, completano la festa aggiudicandosi i primi tre punti della stagione. Partita mai messa in discussione con la Vis che archivia la pratica già a fine primo tempo con un netto tre a zero che porta le firme di Torelli e di Bellucci (2 goal per lui). Nella ripresa arriva il quarto ed ultimo goal ad opera di Zonghetti che su rigore, dal quale nasce anche l’espulsione di Di Tora, batte l’incolpevole Temeroli. A fine gara il tecnico del Real Rimini Evangelista, non si nasconde, chiedendo 4/5 rinforzi di spessore.
La Recanatese batte di misura il Miglianico, ripescato all’ultimo dopo l’amara retrocessione della scorsa annata. Gli uomini di Epifani hanno cullato più di un tempo di portare a casa un pareggio prezioso, ma l’attaccante Chico, ex Canistro e Forlì da posizione invitante, trovava il primo centro in campionato, regalando ai suoi una partenza positiva rispetto alla stagione precedente.
A Canistro dopo la brillante salvezza dello scorso anno si punta al bis. La società non si smentisce mai e dopo un via vai di giocatori attuato nella scorsa annata, la storia sembra ripetersi. Di fronte si sono trovate due formazioni che lo scorso anno hanno dato vita a una seconda parte di stagione davvero perfetta. La Jesina giunta ai play off ha messo in luce diversi giocatori tra cui il bomber Negro. Le premesse ci sono tutte e non a caso, il primo tempo si mostra vivace con le due squadre che si sfidano a viso aperto dando vita ad un botta e risposta di dieci minuti che vede al 19’ i “leoncelli” andare in goal con Gabrielloni e al 29’ i locali pareggiare con un colpo di testa perfetto ad opera di De Lucia.
La partita più spettacolare della giornata si gioca al “Nicoletti” di Riccione. I locali subiscono il pareggio beffa in piena zona Cesarini. Il Riccione al ritorno in D, si mostra una squadra compatta, con un giusto mix di giovani e giocatori esperti. Proprio da uno degli atleti con più esperienza, nasce il goal del vantaggio: Stefanelli con un pallonetto batte l’estremo ospite. La Santegidiese risponde ribaltando il risultato grazie a Rizzi che realizza una doppietta trovando il goal del pareggio su punizione e quello del sorpasso con un tiro dalla distanza. Suo il goal più bello di giornata. Il Riccione a quel punto, mette sotto gli avversari e con il suo giocatore di maggior classe, Buonocore, trova il goal del pareggio. Anche per lui, goal di pregevole fattura. I romagnoli a questo punto pensano alla vittoria, trovando il goal del vantaggio con Ballarini. Quando sembra tutto fatto per rientrare negli spogliatoi e bere il consueto thè freddo, ecco arrivare in piena zona Cesarini il goal di Galli, che di testa su calcio d’angolo, batte Lasagni.
Concludiamo con la sorpresa di giornata. La debuttante (in serie D) San Nicolò s’impone per quattro reti ad uno ad Agnone. I granata allenati dall’ex tecnico del Venafro Urbano e appoggiati in campo dall’ex uomo simbolo e capitano del Venafro Keità, deludono al debutto in campionato. Una settimana fa, ad Isernia, dopo la netta sconfitta subita in coppa Italia, c’era stato il primo preallarme, ieri contro gli abruzzesi è arrivato il secondo episodio che ha dimostrato che qualcosa ancora non funziona. Nonostante l’assenza di Pesce Rojas l’Agnone si mostra impacciato. Il San Nicolò mette in mostra un grande Orta che realizza una doppietta di cui un goal da 25 metri che entra di diritto nella classifica dei top di questa settimana. Le altre reti bianco blu arrivano da Di Paolantonio e da Scipioni. Pratica già chiusa dopo i primi 45’ minuti. Nella ripresa l’Agnone mostra carattere e con D’Ambrosio, migliore dei suoi, trova il goal su punizione. Sempre quest’ultimo colpisce una traversa e chiama al miracolo l’estremo Angelozzi sul finire di partita.
La serie D è questa. Nulla di scontato. Come si vede dai risultati della prima giornata occorrerebbe informare qualche collega che nonostante ci sia il caldo a condizionare le prime giornate non può essere un attenuante per giustificare il gioco o una squadra più quotata. La domanda sorge spontanea:” avete mai visto giocare due squadre una partita sotto una quercia solo perché è estate? Avete mai visto giocare un match davanti ad una stufa solo perché è inverno”? Un consiglio:” impariamo la cultura del calcio, prendendo come piacevoli sorprese anche squadre che rappresentano un paese di 1000 anime, ricordando che la palla è rotonda”, messaggio da questa sera spedito con posta prioritaria soprattutto a coloro che si definiscono grandi prima di giocare.
I tre goal più belli della giornata:
1) Rizzi (Santegidiese)
2) Orta (San Nicolò)
3) Buonocore (Riccione)
I top della giornata:
1) Orta 8 (San Nicolò): la sua doppietta mette a sicuro già a fine primo tempo i tre punti. Straordinario il suo goal da 25 metri ma altrettanto spettacolari sono i suoi assoli visti ad Agnone. Viene da chiedersi come mail il Teramo l’abbia lasciato partire
2) Genchi 9 (Ancona): pronti e via: prima tripletta per lui in questo campionato. Dimostra buona affinità con Ambrosini e Gugliemi. A tratti devastante.
3) Pietrella 7.5 (Teramo): trova il goal del pareggio con un numero dei suoi. Sfiora il goal della vittoria dando ai tifosi locali l’unico bagliore di un pomeriggio oscuro.
Dietro la lavagna:
1) Giarruso 3(Trivento): con un cazzotto degno del miglior Tyson stende l’avversario lasciano i suoi per un’ora in inferiorità numerica. Negli spogliatoi a fine primo tempo subisce i giusti rimproveri di Agovino.
2) Ekani 3(Teramo): viene espulso per un calcio dato ad un avversario a gioco fermo. Esempio da non imitare!
3) Traorè3(Civitanovese): espulso nella stessa partita in cui è coinvolto anche Ekani, dopo aver calpestato durante un’azione di gioco l’avversario. Anche per lui vale lo stesso discorso di Ekani: da non imitare!
Daniele Manuelli
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