Luigi Panarelli non nasconde la sua soddisfazione. La vittoria della Nuova Igea Virtus contro la Sancataldese vale praticamente la salvezza matematica per i giallorossi, un risultato fondamentale ottenuto in un momento decisivo della stagione.

«Abbiamo fatto una partita perfetta nel momento cruciale della stagione. L'avversario era molto ostico e reduce da quattro risultati utili di fila per cui sapevamo delle difficoltà della partita. I ragazzi però hanno sfoderato una prestazione incredibile e non posso che complimentarmi con loro per applicazione e professionalità».

Uno dei momenti chiave del match è stato il rigore fallito da Calafiore, che avrebbe potuto destabilizzare la squadra. Invece, i giallorossi hanno dimostrato una notevole forza mentale. «Quell'errore – sottolinea Panarelli – avrebbe ammazzato chiunque anche perché era il terzo sbagliato nelle ultime quattro giornate e a quel punto sarebbero anche potuti riaffiorare i fantasmi delle sfide contro Nissa e Pompei».

Con questa vittoria, manca solo un punto alla matematica salvezza. L'allenatore pugliese rivendica con orgoglio il lavoro svolto da quando è arrivato: «Sarei stato curioso di vedermi su questa panchina a inizio stagione, con la vera classifica avremmo anche potuto giocarcela per i playoff. Ho preso questa squadra – ricorda Panarelli – al quintultimo posto e in questi mesi ci siamo tolti tante soddisfazioni».

Se sul campo i risultati sono arrivati, fuori dal rettangolo di gioco la situazione appare preoccupante. Nonostante la "Giornata Giallorossa" promossa dalla società, allo stadio si sono presentati appena 240 spettatori, di cui 60 ospiti. Numeri che gettano ombre sul futuro del club.

«Se il viatico – fa notare amaramente il direttore generale Antonio Russo – è quanto si sta vedendo allo stadio credo che sia difficile parlare di futuro. Non so quale sarà la decisione della società, in settimana i dirigenti si riuniranno. Sacrificarsi tanto dal punto di vista economico per mantenere la Serie D a Barcellona non so quanto potrà convenire».

La chiusura del direttore generale («sono solo di passaggio») riflette l'amarezza di tutto l'ambiente societario, che nonostante i risultati positivi sul campo si trova a fare i conti con il disinteresse della piazza, mettendo in discussione la sostenibilità del progetto sportivo per il futuro.

Sezione: Serie D / Data: Lun 14 aprile 2025 alle 19:30
Autore: Ermanno Marino
vedi letture
Print