Un episodio di violenza legato al mondo del calcio ha riportato l’attenzione sulle dinamiche delle tifoserie organizzate e sui provvedimenti adottati dalle autorità per garantire la sicurezza durante le manifestazioni sportive.
Undici sostenitori dello Spezia sono stati recentemente raggiunti da una comunicazione formale che avvia il procedimento amministrativo per l’emissione del Daspo (Divieto di Accedere alle Manifestazioni Sportive), a seguito degli scontri verificatisi lo scorso 5 ottobre in viale Aldo Ferrari, poco prima dell’incontro di calcio tra Spezia e Reggiana allo stadio Picco.
Il contesto degli eventi
La tensione tra i gruppi rivali è stata innescata da una scelta strategica dei tifosi della Reggiana, che hanno deciso di evitare i controlli predisposti dalle forze dell’ordine presso il casello autostradale di Vezzano Ligure. Optando per un’uscita alternativa a Brugnato, i supporter emiliani sono giunti in viale Aldo Ferrari senza scorta, trovandosi così faccia a faccia con i tifosi locali.
Questo incontro non programmato ha rapidamente degenerato in uno scontro fisico, caratterizzato da lanci di oggetti e momenti di forte tensione. Dopo pochi istanti di caos, entrambi i gruppi si sono diretti verso lo stadio, dove la partita è proseguita regolarmente con la vittoria dello Spezia.
Le indagini e i provvedimenti
L’indagine condotta dalla Digos ha permesso di ricostruire quanto accaduto grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate lungo la strada. Inizialmente, quattro tifosi spezzini erano stati oggetto di diffida.
Successivamente, le analisi hanno portato all’identificazione di altri undici ultras, ritenuti figure di spicco all’interno della Curva Ferrovia, uno dei principali gruppi organizzati della tifoseria dello Spezia. Questa operazione ha significativamente ridotto i vertici del collettivo, con ripercussioni notevoli sulla struttura organizzativa della curva.
Oltre ai tifosi dello Spezia, anche cinque sostenitori della Reggiana sono finiti sotto la lente delle autorità. Tuttavia, a causa della mancanza di elementi sufficienti per identificare tutti i partecipanti agli scontri, i provvedimenti sono stati limitati ai proprietari delle cinque auto individuate come appartenenti al gruppo coinvolto nei tafferugli. Anche per loro è previsto un periodo di dieci giorni per presentare una memoria difensiva prima della notifica definitiva del Daspo.
Il Daspo: un provvedimento restrittivo
Il Daspo rappresenta uno strumento amministrativo utilizzato per contrastare fenomeni di violenza legati al tifo calcistico. Nel caso specifico, il provvedimento notificato dalla questura prevede il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, con la possibilità di includere anche l’obbligo di firma durante le partite dello Spezia.
I destinatari della comunicazione, recapitata lunedì scorso, avranno dieci giorni per presentare una memoria difensiva tramite i propri legali. Entro un mese, la questura dovrà formalizzare l’emissione del Daspo. Qualora il provvedimento preveda l’obbligo di firma, sarà possibile presentare ricorso al giudice per le indagini preliminari; in caso contrario, il ricorso dovrà essere inoltrato al Tar Liguria.
Attualmente, il numero di tifosi dello Spezia già sottoposti a Daspo si avvicina a duecento. Molti di loro sono obbligati a firmare in questura o nelle caserme dei carabinieri durante le partite, incluse quelle in trasferta e le amichevoli. Questo dato evidenzia l’impegno costante delle autorità nel monitorare e disciplinare il comportamento delle tifoserie organizzate.
Un impatto significativo sulla tifoseria
La decisione di intervenire contro undici esponenti della Curva Ferrovia ha avuto un effetto destabilizzante sul gruppo organizzato. La rimozione di figure chiave ha indebolito la struttura gerarchica della tifoseria, con conseguenze che potrebbero riflettersi sulle dinamiche future delle manifestazioni di sostegno alla squadra. Allo stesso tempo, l’episodio sottolinea l’importanza di una gestione più rigorosa delle aree adiacenti agli stadi, al fine di prevenire situazioni di tensione che possono sfociare in violenza.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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