Trapani, Torrisi: «Vogliamo fare un campionato di vertice anche in C»

26.06.2024 22:00 di  Alessandra Galbussera   vedi letture
Trapani, Torrisi: «Vogliamo fare un campionato di vertice anche in C»

“La società ha in testa il solo obbiettivo di vincere. Il presidente difende le proprie scelte e quotidianamente ci carica con energie positive, mettendo a disposizione budget importanti; così tutto diventa più semplice”.

Inizia così Alfio Torrisi, tecnico del Trapani, che ha parlato alla trasmissione radiofonica ‘A Tutta C’ di TMW Radio: “I parametri sono stati di creare qualcosa di importante. Tutte le componenti hanno lavorato per il raggiungimento dell’obiettivo, soprattutto i giocatori in campo. Era difficile chiudere un campionato da imbattuti e, considerando anche la stagione precedente, con quarantotto risultati utili consecutivi. Con una squadra nuova siamo partiti subito fortissimo, vincendo anche scontri importanti a Reggio Calabria e a Siracusa. Man mano che si vince poi l’autostima aumenta, e anche in questo aspetto il presidente ha aiutato nell’accrescere le proprie convinzioni”.

Vincere lanciando giovani come Pino, Ujkai e Guerriero?
“Vi faccio i complimenti, molti parlano spesso solo dei giocatori di esperienza come Cocco e Kragl. Guerriero era stato preso dall’Eccellenza, mentre Ujkai era stato acquistato da una piccola squadra del Girone A. Per questi colpi bisogna complimentarsi con il direttore Mussi, che ha una conoscenza eccezionale. I giocatori più grandi comunque hanno trasmesso grandi valori. Si è creata una grande alchimia che ha portato i ragazzi a mettere in campo le proprie qualità. Giocare davanti a cinquemila tifosi del resto non è come calcare i campi di provincia”.

Calciomercato in vista della serie C?
“Le ambizioni sono di fare un campionato di vertice, nonostante ci ritroveremo in un campionato con realtà solide come Catania, Avellino e Benevento. Avremo l’etichetta di una neopromossa, ma con la struttura per un salto di categoria. Per il mercato posso garantire che abbiamo già l’ottanta per cento della squadra già fatta, ma per le ufficialità bisogna aspettare le date del mercato. Serve gente con esperienza ma con ambizione e un mix di giovani forti, che vogliano puntare alla Serie B. Imposteremo la squadra con queste idee”.

Schema di gioco per la prossima stagione?
“Stiamo lavorando su questo sistema di gioco, il 4-3-3. Abbiamo costruito la squadra su questa base”.

Gavetta fatta?
“Vado orgoglioso della mia partenza dai bassissimi fondi, basti pensare che ho iniziato terza otto anni fa. Da quelle esperienze mi porto dietro la forza e la perseveranza. Non mi fermo perché la mia ambizione è di puntare in altissimo, di irrealizzabile non c’è nulla. Ora sono consapevole delle responsabilità che avrò, ma essere allenatore di una squadra neopromossa con questa ambizione è una grande opportunità. Finora ho dimostrato di aver raggiunto sempre i risultati, ma mi nutro e vivo di pressioni”.

Cosa si prova da siciliano ad aver fatto così bene con una squadra siciliana?
“È un orgoglio. Trapani poi è una città bella da vivere, la gente per strada ti da forza perché ha fame di calcio. Ti domandano le foto anche i ragazzini, perché tutti qui vivono ancora tutti per il Trapani, non per la Juventus, l’Inter o il Milan. Questo fa molto piacere e aumenta le mie responsabilità”.

Cosa direi a Spalletti che ho conosciuto a Coverciano per questi europei?
“Sono stato suo allievo per qualche ora a Coverciano, ma non posso permettermi di dare consigli. Il maestro ha dimostrato la sua forza e il suo valore a Napoli. Ora l’Italia, con le sue problematiche, ad oggi farà comunque parte della fase finale. Con la sua perseveranza e la sua filosofia porterà grandi risultati come sempre ha fatto. Massima fiducia al mister”.