Il Pomigliano, fin dall'inizio di questa stagione, sta giocando lontano da casa. Lo storico stadio "Ugo Gobbato", infatti, è stato dichiarato parzialmente non idoneo: il problema più grave riguarda la tribuna coperta, dichiarata pericolosa e, di conseguenza, non idonea ad ospitare i tifosi. Durante il consiglio comunale di ieri, c'è stata un'interrogazione da parte del Movimento 5 stelle cittadino. A rispondere a quest'interrogazione, l'assessore Pasquale Sanseverino: "Quella del Gobbato è una questione che sta impegnando molto il mio assessorato, l'intero ufficio patrimonio, e sta tenendo col fiato sospeso i tifosi del Calcio Pomigliano. Facendo un passo indietro, bisogna dire innanzitutto che lo stadio "Gobbato" appartiene al demanio regionale, a seguito del trasferimento da parte della gestione governativa della Circumvesuviana. Sia prima del trasferimento che dopo, lo stadio è sempre stato gestito dal comune ed ha sempre rappresentato una forte realtà attrattiva per lo sport sul nostro territorio.
Nel 2010, quando si insedia l'amministrazione Russo, avanza alla regione una richiesta di disciplinare il rapporto concessiorio tra il comune di Pomigliano e la regione Campania. Un anno più tardi, gli enti, il comune e la regione, stipulano una convenzione della durata di 19 anni, a fronte di un canone anche esiguo (Circa 2500 euro). Poiché l'articolo 7 di quella convenzione, cito testualmente "sancisce che un diverso utilizzo dell'immobile, o la concessione in godimento ad altri soggetti, a esclusione delle federazioni sportive affiliate al CONI, determinerà la chiusura del contratto e la resituzione dell'immobile alla regione Campania..."; sulla base di ciò il comune nel 2014 concede in godimento all'ASD Calcio Pomigliano l'impianto per 12 anni, a fronte di un impegno da parte della società di eseguire delle opere di manutenzione.
Poco più tardi, però, interviene la regione e ci invita a revocare quel provvedimento, sul presupposto che noi non avremmo potuto concedere a terzi non avendo il diritto di proprietà.
A quel punto ci siamo mossi in uno schema diverso. Concediamo temporaneamente l'utilizzo del campo, fino a quando, nel Marzo 2017, arriva una nota da parte dell'Ufficio Impianti Sportivi del comitato regionale Campania Lnd, con cui ci dicono che lo stadio "Gobbato" ha bisogna di alcuni lavori. Due di quelle prescrizione erano di agevole soluzione; un'altra è una prescrizione importante, che riguarda la sicurezza degli spettatori, e cioè l'inagibilità della tribuna. A questo punto abbiamo contattato l'ASD Calcio Pomigliano, prospettando anche la possibilità di continuare a giocare, ma a porte chiuse, in attesa di avviare un processo che possa portare alla normale agibilità.
Che cosa stiamo facendo ora? Ci siamo muovendo su due strade: da un lato abbiamo già incaricato un tecnico per capire l'entità dei lavori che andrebbero eseguiti: una cosa è un importo di 10mila euro, un altro è 300 mila euro; dall'altro siamo stati in regione e parlato con l'assessore e col dirigente. Lì ho apertamente dichiarato la disponibilità del comune di Pomigliano di risolvere il problema acquisendo il "Gobbato", anche a titolo oneroso: così facendo il comune di Pomigliano D'arco avrà il "Gobbato" nel proprio patrimonio e potrà, poi, imbastire un bando. Ho chiesto di farlo valutare; bisogna sdemanializzare il bene, quindi è un percorso che si può avviare ma è articolato e richiede tempo. Ora siamo in attesa e presto tornerò in regione per capire a che punto siamo".

Sezione: Serie D / Data: Ven 24 novembre 2017 alle 13:30
Autore: Davide La Rocca
vedi letture
Print