La notizia che scuote la città di Chieti e i suoi tifosi è arrivata come un fulmine a ciel sereno. I sogni di una riapertura dei Distinti dello Stadio Angelini, che avrebbero permesso di aumentare la capienza e di creare un’atmosfera ancora più coinvolgente durante le partite, si sono infranti contro la dura realtà di un problema strutturale ben più profondo.

Un calcestruzzo inadeguato

Le analisi di laboratorio hanno rivelato un dato allarmante: la resistenza del calcestruzzo nella tribuna Distinti è risultata inferiore ai valori dichiarati in fase di collaudo. Un problema tecnico dalle gravi implicazioni, che mette in discussione la sicurezza stessa della struttura.

La tribuna Distinti, infatti, potrebbe non essere in grado di sostenere i carichi previsti, rendendola particolarmente vulnerabile a eventi straordinari come terremoti o sovraccarichi improvvisi. Questa situazione non solo impedisce la riapertura del settore, ma rende necessaria una valutazione più approfondita dell'intera struttura e potrebbe portare alla demolizione e ricostruzione della tribuna stessa.

Un nuovo stadio: l'unica soluzione?

Di fronte a questo scenario, la società del Chieti 1922 ha lanciato un appello chiaro e deciso: la necessità di un nuovo stadio. Non più solo un desiderio, ma un'esigenza improrogabile dettata dalla sicurezza e dalla tutela della comunità.

Un nuovo impianto, progettato secondo i più moderni standard, consentirebbe di superare definitivamente i problemi strutturali dello stadio Angelini e di dotare la città di un impianto all'avanguardia, in grado di soddisfare le esigenze sportive e sociali del territorio.

Sezione: Serie D / Data: Sab 30 novembre 2024 alle 16:20
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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